“Il Partito Democratico non mi
rappresenta più: per questo motivo, con grande rammarico, mi sospendo dal
gruppo consiliare Pd in seno al Consiglio comunale di Pisticci”. Così il
consigliere comunale Tommaso Gioia ha annunciato l’addio al Pd, che dunque perde
uno dei due rappresentanti eletti in seno alla massima assemblea cittadina.
Gioia era stato il più votato della lista che, alle elezioni amministrative del
2016, aveva sostenuto il candidato sindaco, Andrea Badursi, anch’egli eletto in
Consiglio. Con una missiva indirizzata al presidente del Consiglio comunale,
Gianpiero Andrulli, e per conoscenza, al segretario regionale del Pd, Mario
Polese, a quello provinciale di Matera, Claudio Scarnato, alla neo eletta a
responsabile della segreteria cittadina, Antonella Giasi, nonché al capogruppo
consiliare, Badursi, Gioia ha annunciato il suo passaggio al gruppo Misto.
“La
decisione di candidarmi derivò dalla promessa della nascita di un nuovo ciclo
politico. In quest’ottica, negli ultimi 2 anni mi sono sempre impegnato al
massimo, sebbene con non poche difficoltà, trovandomi all’opposizione ed alla
mia prima esperienza politica, sempre con la consapevolezza di lavorare per il
territorio. Tuttavia, il mio impegno politico è stato completamente ignorato,
la mia forte voglia di crescere politicamente e di partecipare alla
rinnovazione del partito, è stata del tutto trascurata.
Dai massimi esponenti
del Pd provinciale e regionale, mi sarei aspettato maggiore riguardo ed
attenzione, soprattutto rispetto alle problematiche del territorio. Invece,
nessuna delle mie aspettative di crescita è stata presa in considerazione, se
non dal capogruppo Badursi e dai due segretari che si sono succeduti a livello
locale, Rocco Negro e Giasi. Tristemente, prendo atto che quei valori di un
rilancio del partito che mi erano stati prospettati, e in cui ho creduto
fermamente, non sono in realtà mai stati garantiti ed attuati. Ringrazio il mio
elettorato e preciso che questa decisione non pregiudicherà il mio impegno
personale e politico sul territorio”.
Piero Miolla
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