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mercoledì 5 settembre 2018

Un comitato di tutela per la salute pubblica dei lucani. Scopri da chi arriva la proposta.



Un comitato di tutela per la salute pubblica. L’idea l’ha lanciata Silvana Arbia, leader di Sms (Stato Moderno Solidale), il “laboratorio per una politica sperimentale di sviluppo in Basilicata”. <<Quello della salute dei lucani – ha dichiarato Arbia - è un dramma spaventoso che va affrontato subito. Tenuto conto che il registro dei tumori nella nostra regione non è aggiornato, nonostante vi sia una forte concentrazione di attività e processi produttivi che possono determinarne la proliferazione, credo sia giunto il momento di dare corpo al progetto>>. 
D’altra parte, ha ragionato Arbia, in Basilicata non è che manchino gli esempi di siti “attenzionati” sia dagli ambientalisti che dalle stesse istituzioni (le quali, però, spesso fingono di non vedere e non sapere). Non solo: in regione abbiamo le scorie nucleari dell’Itrec di Rotondella, gli inceneritori, varie discariche e i pozzi petroliferi. Ce n’è abbastanza, dunque, per drizzare le antenne. <<Andando in giro – è sempre Arbia a parlare - si riscontrano tantissimi casi di morti per cancro che colpisce adulti e minori. Per questo credo sia giunto il momento di dare vita a un Comitato di tutela pronto ad agire>>
Un Comitato che avrà il compito di <<raccogliere dati, esaminare le cause di quelle morti per ridurre i rischi per i sopravvissuti e promuovere le azioni giudiziarie necessarie per far punire i colpevoli e ottenere riparazione per le vittime, i loro familiari e le comunità interessate. Per non perdere altro tempo – ha altresì aggiunto l’ex giudice internazionale - ho dato incarico all’avvocato Maria Grazia Masella di esaminare complessivamente la situazione e, occorrendo, di formare insieme ad esperti di comprovata competenza e indipendenza un pool scientifico-consulenziale, con il compito di pianificare azioni legali opportune perché la salute dei lucani sia adeguatamente tutelata. E’ una causa che interessa tutti: informazioni e contributi per fini di verità e giustizia sono preziosi>>. 
Per l’effetto, Arbia ha anche comunicato che è attivo un indirizzo email al quale tutti gli interessati possono rivolgersi per segnalare o denunciare situazioni che rientrano nell’oggetto del costituendo comitato: comitatosalutepubblicalucana@gmail.com. Così si potrà in qualche modo contribuire a dare vita a una nuova entità che dovrebbe rinsaldare i diritti dei cittadini, spesso ignorati dalle istituzioni. Se l’idea avrà un seguito, lo vedremo. Molto dipenderà, però, anche dalla volontà dei cittadini, che spesso appaiono rassegnati e che, invece, dovrebbero approfondire di più le proprie conoscenze su tali temi. 
Piero Miolla

giovedì 31 maggio 2018

Silvana Arbia: "L'acqua è un diritto umano e come tale va tutelato".

 
L’acqua è un diritto umano e come tale va tutelato: per farlo, anche in Basilicata abbiamo la necessità che anche la società civile si muova. E’ il parere di Silvana Arbia, che nel corso della sua relazione su acqua e diritto, ha fatto una panoramica delle norme che tutelano questo bene così prezioso. 
“L’oro blu – ha spiegato Arbia – è sempre stato un bene essenziale per la vita, ma non c’è mai stata una legislazione specifica per la sua tutela, anche se, indirettamente, alcune convenzioni internazionali, come il patto sui diritti economici e sociali, l’hanno legata al diritto alla vita. Solo nel 2015, grazie a una risoluzione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, è stata riconosciuta l’acqua come diritto umano e, quindi, indivisibile. Cioè meritevole di una tutela particolare. Questa risoluzione è stata il frutto di una serie di studi ed elaborazioni: inizialmente si pensava che il diritto all’acqua fosse legato al diritto all’igiene. Ora, invece, l’acqua ha valore di pieno diritto da tutelare e tutti gli stati, ovviamente compresa l’Italia, devono farlo. Sempre nel 2015 l’Onu ha elaborato la famosa Agenda 2030, un’agenda per lo sviluppo sostenibile che contiene sette goals, cioè obiettivi: il goal numero sei è dedicato proprio all’acqua e prevede che si costruisca su di essa come elemento sostenibile. E’ una sfida alla quale siamo chiamati tutti, compresa la società civile che può fare proposte e avanzare richieste”. 
Proprio in virtù di questo, Arbia ha sottolineato la necessità che la “Basilicata, regione molto ricca d’acqua e piena di risorse importanti, promuova a livello di società civile un progetto di sviluppo avanzato valorizzando la risorsa acqua. Dobbiamo però scindere due aspetti: da un lato la promozione dell’acqua che va tutelata, quindi considerandola come diritto umano; dall’altro le conseguenze che si sono ormai già verificate sull’abuso e lo sfruttamento di una risorsa così vitale e i danni alla salute. Credo che su questo secondo aspetto si debbano costruire azioni di risarcimento e qui, ancora una volta, c’è bisogno della società civile. Ma anche di vincere quel timore di rivelare e informare sui tanti casi clinici, paura che deriva da un bisogno. Abbiamo la necessità di svelare queste informazioni per metterle a disposizione di voglia intraprendere azioni civili per ottenerne un risarcimento danni. D’altra parte, la riparazione alla vittima è uno dei principi fondamentali della giustizia moderna: si deve sanzionare i responsabili, certo, ma nello stesso tempo, è giusto dare riparazione alle vittime. Questo – ha concluso il Cancelliere della Corte Penale Internazionale - dobbiamo farlo subito, perché è urgente”.  
Piero Miolla