venerdì 15 dicembre 2017

Frana Montescaglioso: aggiornamento.


“Sono soddisfatto sia per la disponibilità manifestata dal presidente Marcello Pittella, ma anche per aver chiarito, una volta per tutte, che il Comune di Montescaglioso non ha alcuna responsabilità in merito al mancato inserimento tra le priorità, nell’apposita graduatoria, del progetto da 7 milioni di euro per la definitiva messa in sicurezza dall’area di frana”. Sono le prime parole del sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, a margine del tavolo tecnico sulla frana di contrada “Cinquebocche”, richiesto dal primo cittadino per chiarire definitivamente la querelle relativa alla mancata immediata finanziabilità dell’opera, soprattutto “per evitare il più classico degli scarica barile – ha aggiunto Zito -. Abbiamo discusso della determina regionale del 6 novembre, con la quale il dipartimento competente ha definito le priorità di finanziamento del Piano Rendis (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, ndr) per il dissesto idrogeologico”. Nella determina, Montescaglioso e la sua frana occupano il 27° posto con il progetto relativo al ripristino del reticolo idrografico, per un totale di un milione e 700mila euro, ed il 121° per la definitiva messa in sicurezza dell’area, per il quale servono 7 milioni di euro. Proprio la scoperta che il progetto, importante e definitivo, era stato posizionato tra quelli non immediatamente finanziabili, aveva determinato la reazione dell’Amministrazione guidata da Zito. “Avevamo forti preoccupazioni in considerazione del fatto che il dilatare dei tempi poteva, in futuro, mettere a rischio una fetta della popolazione più ampia. Fortunatamente nel corso dell’incontro Pittella si è impegnato mostrando grande disponibilità. Per quanto mi riguarda, per evitare ulteriori equivoci, dopo un dettagliato excursus sugli ultimi 4 anni ho chiarito che il Comune di Montescaglioso, in ossequio alla normativa vigente, ha presentato studi di fattibilità e non progetti preliminari, perché non più previsti dal Codice dei Contratti Pubblici. Come Comune abbiamo già appaltato le opere necessarie alla prima fase dei lavori per il ripristino del reticolo idrografico, cui seguirà, poi, la seconda fase, quella relativa al progetto da un milione e 700mila euro. Solo dopo – ha concluso Zito – si dovrà procedere alla sistemazione definitiva dell’area di frana”. Morale della favola? “I 7 milioni non ci servono subito, ma credo che spettino di diritto alla comunità e non a titolo di favore”.
Piero Miolla

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