Il futuro della pista Mattei tra
polemiche, scaricabarile e burocrazia. Nei giorni scorsi è scaduto il bando per
l’affidamento triennale (poi prorogato per alti 6 mesi) alla Winfly, senza che
l’annunciato nuovo affidamento ventennale (o quindicinale) sia stato anche solo
preparato. Il tutto ha dato adito a incertezze, dubbi e domande provenienti
innanzitutto dal territorio nel quale l’aviosuperficie ha sede: Pisticci e il
Metapontino. L’ex sindaco della città basentana, Vito Di Trani, ha detto la
sua, così come il gestore, entrambi seguiti dall’assessore regionale alle
Infrastrutture, Nicola Benedetto. Il quale, nel ribadire il proprio appoggio
alla pista, alla domanda sul perché non ci sia stata continuità tra un bando e
l’altro, ha rimarcato che la Regione Basilicata il suo compito lo ha portato a
termine. Adesso, per far sì che il Suap (la stazione unica appaltante di via
Anzio, deputata a redigere il bando) possa porre in essere la gara d’appalto,
manca la parte di competenza del Consorzio Asi, proprietario della pista.
“L’assessore Benedetto può dire ciò che vuole – ha dichiarato l’amministratore
unico del Consorzio, Carlo Chiurazzi – ma mi pare che dalla Regione non sia
giunto proprio niente ai nostri uffici. Siccome, però, non mi piace giocare
allo scaricabarile, voglio solo sottolineare alcune cose”. Quali? “Innanzitutto
che, se tempo si è perso, ma secondo me non è così, ciò è stato determinato
dalla complessità dell’operazione. Ricordo, infatti, che stiamo per dare corso
ad un affidamento temporalmente più lungo di quello appena scaduto. Ciò
contempla tutta una serie di cose di cui tenere conto, prima tra tutte
l’impegno economico che non potrà non essere determinante per il futuro della
pista. Inoltre, e mi riferisco sempre agli elementi che hanno allungato i
tempi, siccome è la prima volta che Regione e Consorzio partoriscono un bando
siffatto vogliamo evitare di incorrere in eventuali vizi che possano poi
esporlo ad eventuali impugnazioni. C’è, però, un altro elemento che voglio
sottolineare: la volontà del Consorzio di dare un futuro aeroportuale alla
pista è evidente nei fatti e mi riferisco alla considerazione che, in questi 3
anni di gestione della pista, il Consorzio ha nel complesso anticipato qualcosa
come circa 700mila euro. A fronte di questa importante esposizione – ha
rimarcato Chiurazzi – voglio ricordare che la Regione ha restituito solo poco
meno di 90mila euro. Mi pare abbastanza come dimostrazione di volontà nella
direzione dello sviluppo e dell’implementazione dell’infrastruttura da parte
nostra”. In concreto, che tempi ci sono per il nuovo bando? “Pensiamo di poter
consegnare al Suap già prima di Natale ciò che serve e credo che, dopo le
festività, tutto possa essere pronto per il bando”. Nel frattempo, la pista
chiude? “In questa fase di transizione verranno meno solo le attività
sperimentali che abbiamo visto in questi 3 anni, non essendoci attività di
servizio pubblico. Per il resto, cambia poco: noi assicureremo la guardiania e
tutte quelle attività volte a conservare e tutelare un’infrastruttura che è di
proprietà del Consorzio”. Come dire che l’ente ha interesse a fare in modo che
la struttura non si deteriori. Anno nuovo, bando nuovo dunque? Staremo a
vedere.
Piero Miolla
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