Garaguso. Un gesto vandalico, un
gesto goliardico oppure una vera e propria minaccia? E da parte di chi?
Non
sono ancora chiari, al momento, il senso e le motivazioni di quanto accaduto
nella notte tra venerdì e sabato a Garaguso, dove l’auto del sindaco della
cittadina della collina Materana, Franco Auletta, e quella di suo figlio,
Antonio, entrambi avvocati del Foro di Matera, sono state ritrovate imbrattate:
sulle fiancate simboli fallici e altri scarabocchi probabilmente fatti con
della vernice da parte di ignoti.
“Questa mattina – ha scritto Antonio Auletta
sulla sua pagina Facebook - io e la mia famiglia ci siamo svegliati così. La
mia macchina e quella di mio padre, che è anche sindaco, sono state imbrattate
questa notte dal vigliacco di turno, mentre era parcheggiate sotto casa. Un
atto indescrivibile ed ingiustificato. Non è questa la democrazia, non è questo
l’essere civili. A te che ti sei presa tanta briga – ha poi aggiunto Auletta,
evidentemente rivolto all’ignoto autore del gesto - sappi che non sono questi i
gesti che potranno mai fermare ed intimidire degli uomini e una famiglia onesta
e dai valori sani”.
Immediati e numerosi gli attestati di solidarietà giunti al
primo cittadino, in primis da numerosi sindaci lucani, e al figlio, che ricopre
anche la carica di segretario cittadino della sezione del Partito Democratico,
da parte di amici, colleghi e semplici cittadini. Tutti colpiti da un gesto
che, come anticipato, al momento è difficile da decifrare e collocare, anche
se, pare, il sindaco Auletta nel corso degli anni avrebbe ricevuto più di
qualche lettera anonima, ma semplice da condannare per la sua vigliaccheria. Su
quanto accaduto indagano i carabinieri della locale Stazione dinanzi ai quali
Auletta padre e figlio hanno sporto formale denuncia. Al sindaco Auletta e a suo figlio è pervenuta la soidarietà del presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, e, tra gli altri, del sindaco di Pisticci, Viviana Verri.
Piero Miolla
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