mercoledì 21 marzo 2018

Futsal, serie B: il coach del Cmb Scarpitti tra bilanci e aspirazioni.


“Era un esame di maturità perché, dopo la vittoria sulla capolista, andare a giocare contro un quintetto che non ha nulla da invidiare alla capolista, poteva anche legittimare un piccolo calo di tensione. Così non è stato e mi fa piacere”. 
E’ soddisfatto per la vittoria della sua squadra a Rossano Calabro, coach Fausto Scarpitti. Lo è nonostante nel frattempo il Cefalù abbia battuto 4-2 in casa il Cataforio, riportandosi a più 6 quando mancano 2 giornate al termine della stagione regolare. In pratica, alla ripresa del torneo se i siciliani dovessero pareggiare o vincere, sarebbero certi del primo posto anche dal punto di vista della matematica. 
“Era una partita difficile – ha aggiunto Scarpitti tornando al match di Rossano - anche se, potenzialmente, il secondo posto comunque non sarebbe stato messo in discussione. Piuttosto, questa partita era un vero e proprio esame di maturità: abbiamo affrontato una squadra molto forte, al livello del Cefalù, e su un parquet molto più grande del nostro. Quindi, non essendo abituati a quella ampiezza, avremmo potuto anche avere qualche problema. Inoltre, ci mancava pure Fernando Calderolli. Invece, dopo i primi 10 minuti di ambientamento, la squadra ha iniziato a girare ed ha vinto. Io sono soddisfatto ed orgoglioso dei ragazzi”. 
In merito alle prospettive di vittoria del girone, Scarpitti non ha usato giri di parole: “Noi dobbiamo continuare a lavorare in ottica playoff, anche se dobbiamo sempre sperare che la capolista commetta qualche passo falso. In serie A vogliamo arrivarci: pertanto, se il Cefalù dovesse avere un passo falso, noi dovremo essere pronti ad approfittarne. In caso contrario, dovremo cercare di centrare la A2 attraverso i playoff e, per questo, non bisogna avere cali di tensione se vogliamo raggiungere l’obiettivo finale. Adesso rifiatiamo due settimane e poi giocheremo le ultime due gare cercando di arrivare in forma alla fase decisiva della stagione, qualunque essa sia”. 
Piero Miolla 


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