mercoledì 21 marzo 2018

Elezioni politiche: clamorosa iniziativa della Lega in Basilicata


Una legge elettorale complicata Se ancora qualcuno ha dubbi sul "rosatellum", la vicenda che in queste ore sta interessando Antonio Cappiello, con buona probabilità contribuisce ad eliminarli. Il segretario regionale di Noi con Salvini, candidato capolista nel collegio plurinominale della Camera, sta infatti preparando un ricorso alla Corte di Appello di Potenza per chiedere il ri-conteggio dei voti. Il perché lo ha spiegato lo stesso Cappiello. 
<<Tutto verte sui resti: la mia percentuale è molto bassa, dello 0,47 per cento, e in linea teorica potrei farcela visto che, a quanto pare, Forza Italia dovrebbe perdere 2 seggi su scala nazionale che andrebbero alla Lega. Questo per un discorso di rapporto voti-seggi. Da Milano mi hanno consigliato di fare ricorso in quanto, proprio per effetto del mio basso coefficiente legato ai resti, il seggio della Lega potrebbe scattare in Basilicata (dove la Lega ha preso il 7% al Senato e il 6 e qualcosa alla Camera, ndr)”. Come se non bastasse il complicato quadro nazionale legato alla fattibilità di un Governo, adesso si aggrava anche la questione relativa alla ripartizione dei seggi. 
<<Colpa di questa legge elettorale assurda – ha commentato Cappiello – che non solo esalta l’ingovernabilità, ma sta anche facendo impazzire il ministero che ha numerosissime difficoltà nel calcolo dei seggi>>. 
Qualora il ricorso di Cappiello fosse accolto, il segretario lucano della Lega entrerebbe in Parlamento al posto di Michele Casino, eletto in Forza Italia? <<Questa è una ipotesi. L’altra, davvero assurda, è che io sarei eletto in Sicilia, dove, però, non ero candidato. Ciò sarebbe possibile tenendo conto che il M5S in Sicilia ha esaurito la lista e, quindi, non può più eleggere altri suoi candidati”. E gli autori del rosatellum passano per essere i politici competenti. Come diceva Totò, “ma mi faccia il piacere”.
Piero Miolla 

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