“La chiusura dell’Ufficio del
Giudice di Pace è un’eventualità che non abbiamo neanche per un momento
considerato”. Così il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, è intervenuta sulla
questione del non perfetto funzionamento dell’avamposto giudiziario, sollevata
dal coordinatore provinciale di Sinistra italiana, Giuseppe Miolla.
“Venuti a
conoscenza delle difficoltà dell’Ufficio – ha spiegato Verri - siamo
intervenuti per risolvere definitivamente la situazione ed evitare soluzioni
tampone che potessero alleviare solo momentaneamente le problematiche. Da
quando, per effetto della riforma della geografia giudiziaria e delle normative
conseguenti, sono stati soppressi diversi uffici giudiziari, tra cui la sezione
distaccata di Pisticci del tribunale di Matera, l’Ufficio del Giudice di Pace è
rimasto l’ultimo importante presidio di giustizia sul nostro territorio”.
Il
primo cittadino ha poi ricordato che, per effetto dell’assurda riforma voluta
dall’allora ministro della Giustizia, Paola Severino, “da diversi anni, ormai,
il Comune di Pisticci si fa carico della sua gestione con proprie risorse umane
ed economiche ed anche questa Amministrazione non ha risparmiato il suo impegno
costante per dotare l’ufficio di personale adeguato, sottraendolo non senza
difficoltà alle altre funzioni comunali. Come tutti gli enti locali, viviamo
una costante carenza di personale dovuta, in particolare, ai pensionamenti”.
Proprio
il pensionamento del cancelliere “ha determinato le difficoltà che l’ufficio
sta vivendo in questi giorni, a causa dell’improvvisa assenza per malattia
della dottoressa Pizziferri, nonostante il lavoro quotidianamente svolto con
grande professionalità dagli assistenti giudiziari in servizio. Per ovviare a
tale problema – ha aggiunto il sindaco - ci siamo immediatamente attivati per
sostituire il funzionario in malattia e garantire la ripresa delle attività
dell’Ufficio”.
In che modo? “Dalla prossima settimana saranno garantiti gli
adempimenti più urgenti e gradualmente l’Ufficio tornerà al normale
funzionamento. Continueremo sempre a difendere e sostenere il Giudice di Pace,
nonostante le difficoltà e l’assurdità di una riforma che demanda agli enti
locali, sempre più depauperati di risorse finanziarie, persino quelle funzioni
che spetterebbero al ministero della Giustizia”. Insomma, dovrebbe essere
un’altra risorsa interna ad alleviare il problema segnalato dalla classe
forense pisticcese e non solo.
Piero Miolla
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