mercoledì 28 marzo 2018

A Marconia nasce S(guscio), il progetto di inclusione di Albatros.


Offrire al disabile una struttura permanente di riferimento mediante la realizzazione di laboratori specifici per attività manuali, espressive e ricreative; favorire socializzazione e integrazione sociale, con attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e di comunicazione. Ma anche sviluppare capacità creative e comunicative e, nello stesso tempo, offrire momenti collettivi di gioco e divertimento. Sono gli obiettivi che si prefigge di centrare il progetto “S(guscio), tempo libero per disabili: laboratori ricreativi e di socializzazione”, ideato dall’Albatros Asd, onlus sportiva dilettantistica nata nel giugno 2017 e formata da mamme e donne che hanno imparato a sfidare la vita che ha messo le loro famiglie a dura prova. 
“Ci troviamo in un territorio, quello di Pisticci, che conta un elevato numero di disabili e che registra da anni numerose difficoltà a rispondere con servizi e risorse adeguate alle esigenze dei disabili e delle loro famiglie”, recita una nota degli organizzatori. “L’associazione considera lo sport e la cultura un’esigenza sociale, ovvero un efficace strumento di educazione e formazione psicofisica. Tra gli obiettivi, l’intrattenimento dei nostri ragazzi nel loro tempo libero in un ambiente associativo di incontro, scambi di idee, conoscenze ed esperienze”. 
Albatros, dopo il lancio del progetto del calcio in carrozzina e la formazione della prima squadra di powerchair football, ha lanciato il secondo progetto. “I laboratori, condotti da educatrici professioniste, saranno spazi aperti dove i partecipanti andranno ad integrarsi con realtà aggregative del territorio, per svolgere attività che hanno lo scopo di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità individuali all’interno di un gruppo. E’ rivolto ai disabili dai 18 anni in su, con disabilità sensoriale, motoria e con lieve/moderato ritardo cognitivo. Bisogna rompere il guscio delle abitudini, dei limiti strutturali e imposti per trovare, fuori dalle mura domestiche, un’esperienza nuova per uno slancio verso l’autonomia”.
Piero Miolla

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