Offrire al disabile una struttura
permanente di riferimento mediante la realizzazione di laboratori specifici per
attività manuali, espressive e ricreative; favorire socializzazione e
integrazione sociale, con attenzione allo sviluppo di capacità relazionali e di
comunicazione. Ma anche sviluppare capacità creative e comunicative e, nello
stesso tempo, offrire momenti collettivi di gioco e divertimento. Sono gli
obiettivi che si prefigge di centrare il progetto “S(guscio), tempo libero per
disabili: laboratori ricreativi e di socializzazione”, ideato dall’Albatros
Asd, onlus sportiva dilettantistica nata nel giugno 2017 e formata da mamme e
donne che hanno imparato a sfidare la vita che ha messo le loro famiglie a dura
prova.
“Ci troviamo in un territorio, quello di Pisticci, che conta un elevato
numero di disabili e che registra da anni numerose difficoltà a rispondere con
servizi e risorse adeguate alle esigenze dei disabili e delle loro famiglie”,
recita una nota degli organizzatori. “L’associazione considera lo sport e la
cultura un’esigenza sociale, ovvero un efficace strumento di educazione e
formazione psicofisica. Tra gli obiettivi, l’intrattenimento dei nostri ragazzi
nel loro tempo libero in un ambiente associativo di incontro, scambi di idee,
conoscenze ed esperienze”.
Albatros, dopo il lancio del progetto del calcio in
carrozzina e la formazione della prima squadra di powerchair football, ha
lanciato il secondo progetto. “I laboratori, condotti da educatrici
professioniste, saranno spazi aperti dove i partecipanti andranno ad integrarsi
con realtà aggregative del territorio, per svolgere attività che hanno lo scopo
di favorire la socializzazione e stimolare le capacità e le potenzialità
individuali all’interno di un gruppo. E’ rivolto ai disabili dai 18 anni in su,
con disabilità sensoriale, motoria e con lieve/moderato ritardo cognitivo.
Bisogna rompere il guscio delle abitudini, dei limiti strutturali e imposti per
trovare, fuori dalle mura domestiche, un’esperienza nuova per uno slancio verso
l’autonomia”.
Piero Miolla
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