No ad accordi preelettorali con
una parte del Pd, sì ad una lista con simbolo proprio e candidato presidente
scelto online. E’ questa la posizione del M5S in vista delle elezioni
regionali. Posizione riproposta in modo chiaro e netto da Mirella Liuzzi, appena
rieletta alla Camera dopo la sua prima esperienza in Parlamento.
On. Liuzzi, il M5S accetterebbe un accordo
preelettorale con quella parte del Pd che sembrerebbe in disaccordo con il
resto del partito?
“No, perché noi ci presenteremo come sempre, cioè con il
simbolo del Movimento 5 Stelle e una lista a supporto, il nostro programma e i
nostri candidati consiglieri. Diciamo che l’ipotesi di fare un accordo
preelettorale, soprattutto in Regione, è lontanissimo dalla realtà e dalla
nostra forza politica. Anche perché in questi cinque anni in Consiglio
regionale non abbiamo visto avvicinamenti o, comunque, l’adozione di nostre
proposte da parte del Partito Democratico, se non quella relativa al referendum
sulle trivellazioni, peraltro osteggiata da una parte del Pd. Solo in quel
caso, infatti, siamo riusciti a trovare un intento comune nella presente
consiliatura regionale”.
Il vostro è un
“no” netto e non trattabile?
“Assolutamente sì, anche se devo rimarcare che
adesso parlare di queste cose credo sia fuori da ogni logica: non ci sono
neanche i programmi, figuriamoci se dobbiamo discettare di alleanze e di
poltrone. Noi intendiamo la politica in modo diverso: è veramente più che
prematuro parlare di questo, in un momento in cui sul tavolo non c’è ancora nulla”.
Ne deriva, quindi, che non c’è neanche
un nome o una rosa di nomi dalla quale scegliere il candidato governatore? Come si arriverà, nel vostro caso, alla
designazione del candidato presidente?
“Noi faremo come abbiamo fatto nelle
precedenti occasioni: i nostri candidati saranno scelti tra i nostri attivisti,
come ad esempio avvenuto recentemente anche per il Molise: lì, infatti, si vota
a fine aprile e il candidato è stato individuato online tra una serie di nomi
che rispondevano ai nostri requisiti e prerequisiti. Anche noi in Basilicata
faremo una scelta seguendo questa procedura. Piuttosto, va capito quando ci
saranno le elezioni”.
Siete sempre
additati come inesperti: per caso uno tra lei e Vito Petrocelli, cioè i due
parlamentari rieletti e quindi esperti, potrebbe essere candidato?
“No,
perché le nostre regole ci impongono di non correre consecutivamente per due
incarichi: questi giochetti li lasciamo agli altri partiti”.
Visto il risultato delle politiche, non vi
sentite favoriti per le prossime regionali?
“No, perché sappiamo che le
regionali seguono altre logiche. E’ chiaro che il M5S parte da un consenso
strepitoso ottenuto alle politiche: credo che tanto dipenderà da noi anche in
questo caso”. Temete di più il Pd o il
centrodestra, che alle politiche ha tenuto?
“Io credo che dobbiamo
guardarci da tutti perché non c’è da fidarsi di nessuno. Noi proporremo il
nostro candidato presidente ed i candidati consiglieri e sfideremo tutti. Credo
– ha concluso Liuzzi – che sarà anche interessante capire se Pittella si
riproporrà”.
Piero Miolla
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