Niente “Chiodo d’Oro” per Montalbano Jonico: è sfumato
infatti il prestigioso riconoscimento, la referenza scientifica assegnata alla
sezione stratigrafica più chiara e leggibile rappresentativa di un determinato
periodo geologico. Lo ha reso noto il sindaco, Piero Marrese, in una nota.
“Da
interlocuzione con i ricercatori dell’Università di Bari abbiamo appreso che la
procedura di attribuzione del riconoscimento non si è terminata: si è conclusa,
infatti, solo la prima fase. La sezione giapponese ha riportato 11 voti, contro
i 2 di Montalbano Jonico e dell’altra sezione italiana, soddisfacendo la
commissione scientifica per il criterio indicato come primario per
l’attribuzione del Chiodo d’oro, l’inversione paleomagnetica Matuyama-Brunhes.
Inversione rilevata a Montalbano con un nuovo metodo, messo a punto dai
ricercatori francesi in collaborazione con quelli dell’Università di Bari, ma
che in quanto tale deve ancora radicarsi nella comunità scientifica
internazionale che, per prudenza, ha creduto al metodo classico nonostante
abbia molti problemi di adeguatezza scientifica, come dimostrato da
pubblicazioni internazionali. Problemi che italiani e francesi hanno messo in
evidenza durante la discussione che ha preceduto la votazione”.
Morale della
favola? “Le due candidate italiane sono fuori dalla competizione, ma quella
giapponese deve passare l’approvazione di altre due commissioni votanti che,
prevedibilmente, non voteranno in opposizione al voto già espresso dalla prima
commissione. Resta nella comunità scientifica internazionale un grandissimo
interesse per la sezione di Montalbano Jonico che sarà oggetto di ulteriori
studi. Abbiamo sempre detto che, a prescindere da questo riconoscimento
scientifico, è nostro compito lavorare per far sì che questa nostra grande
bellezza, vero museo a cielo aperto, possa rappresentare una reale opportunità
per il territorio e per l’intera regione. Per questo, a breve, presenteremo un
grosso investimento da realizzare nella nostra riserva e che è stato progettato
dall’Apt, al quale si aggiunge l’intervento che a breve realizzerà la provincia
di Matera per l’importo di 300mila euro.
Non possiamo arrenderci, non possiamo
darla vinta a chi vorrebbe solo che Montalbano faccia passi indietro.
Continueremo, con tutte le associazioni e i cittadini, a lavorare per aumentare
le opportunità del nostro territorio: Chiodo d’oro o meno, restano l’unicità e
il prestigio dei nostri calanchi che continueremo a valorizzare e rendere il
centro della nostra strategia turistica e culturale”
Piero Miolla
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