mercoledì 28 marzo 2018

Stazioni impresenziate: scopri quali in Basilicata vivono una nuova vita.


Un progetto di economia circolare per il riuso sociale delle stazioni e degli immobili ferroviari di Potenza Superiore e Melfi, con l’obiettivo di implementare progetti e attività culturali, turistiche, di solidarietà e sostenibilità: una sfida che in Basilicata appare vinta, per dare nuova vita al patrimonio immobiliare non più funzionale alle attività ferroviarie. 
In Italia sono oltre 450 le stazioni impresenziate nelle quali si sono resi disponibili spazi in comodato a enti locali, fondazioni e associazioni, le cui migliori esperienze sono state raccolte nel volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario”. Tra queste, come anticipato, anche le strutture lucane. 
A Potenza Superiore, Legambiente ha aperto ScambioLogico, supermercato solidale e centro eventi all’avanguardia inaugurato nel 2016 nell’ex magazzino merci, dove c’è un centro per la promozione dei prodotti del territorio che è anche laboratorio per iniziative economiche sostenibili a impatto zero. Oltre 1000 clienti al mese, 2 impiegati full time, 1 part-time e 3 volontari in servizio civile per un’attività a “chilometri zero, emissioni zero e rifiuti quasi zero”. Il progetto è partito nel febbraio 2015 con la firma del contratto di comodato decennale tra Rfi e la sede regionale di Legambiente. Poi c’è stata la riqualificazione: l’immobile risalente ai primi anni del ‘900 è stato convertito in edificio di classe di efficienza energetica A4 grazie a un progetto co-finanziato da Fondazione con il Sud. Risultato? Una struttura all’avanguardia che conserva il fascino dell’archeologia ferroviaria: al piano terra c’è il supermercato che, in un grande open-space, ospita il reparto di frutta e verdure fresche, il banco per formaggi e affettati, il frigorifero per yogurt, latte e formaggi confezionati e scaffali per prodotti secchi come pasta, conserve e biscotti. Tutto a chilometro zero eccetto gli alimenti tipicamente importati come tè e caffè. I lavori di ristrutturazione, costati 370mila euro, sono stati resi possibili utilizzando una parte del co- finanziamento di 220mila euro con cui la Fondazione con il Sud, ha finanziato il progetto “Centro per la sostenibilità”. Altre risorse sono state messe sul piatto dall’Energaia Impresa Sociale, società che gestisce ScambioLogico attraverso, l’accensione di un mutuo. Il resto dei fondi sono state investiti da Legambiente Basilicata. 
A Melfi, invece, nell’ex fabbricato servizi la cooperativa Solidarietà oggi ospita 12 richiedenti asilo politico e realizza attivitaà di integrazione in convenzione con la Prefettura. Accoglienza e integrazione, dunque: è la nuova funzione di servizio pubblico dell’ex spogliatoio degli addetti della stazione di Melfi che dal 2013 è stato convertito in struttura di accoglienza del ministero dell’Interno. Dopo essere stata completamente ristrutturata da Enel Cuore, la struttura è stata data in comodato d’uso gratuito alla cooperativa Solidarietà che attraverso una convenzione con la Prefettura può accogliere fino a 12 persone come Cas (Centro di Accoglienza Straordinaria). Allo spazio di 150 mq, diviso tra sale comuni per mensa e convivialità al piano terra, e stanze da letto e bagni al piano superiore, si aggiunge un cortile nell’area di pertinenza. Agli ospiti, oltre all’alloggio e al vitto vengono offerti corsi di italiano, computer e artigianato. 
Piero Miolla
 

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