lunedì 16 aprile 2018

Feste patronali di Pisticci e rischio cancellazione: appello di un giovane devoto.


Circa due mesi fa scrivevo una lettera aperta affinché si prendesse coscienza dell’effettiva difficoltà che comporta organizzare le feste patronali, in vita da più di 360 anni, in un paese come Pisticci.
Voci incontrollate negli ultimi giorni, riguardanti la possibilità che l’edizione 2018 salti, sono rimbalzate sui social e hanno prodotto, ovviamente, tra la popolazione una certa insofferenza, specie tra i giovani. A proposito vorrei, quindi, che si faccia chiarezza circa il futuro dell’evento più importante della nostra comunità che, soprattutto per chi ha un’età giovne, è visto come l’ultima ancora di salvezza del paese.
Questo mio appello è soprattutto per il Clero, che da statuto oltretutto presiede l’associazione Feste Patronali San Rocco. Organizzare le feste è qualcosa di veramente arduo che negli ultimi anni è stato fatto in maniera comunque ottima, nonostante le difficoltà economiche e il lavorare da soli. Basti pensare che la Regione Basilicata, giusto per citare qualcuno, non ha mai sostenuto una delle tradizioni più longeve della regione. E’ anche vero che spesso nel nostro paese si vuole fare una cambio generazionale senza poi, effettivamente, dare responsabilità a chi questo paese dovrebbe trainarlo.
Dall’interno ho potuto notare il sacrificio di tutti gli organizzatori e l’amore nel fare le cose, ma anche la mancata fiducia di dare responsabilità ai giovani, ai nuovi. Poi chi organizza deve far fronte anche alle tante dicerie di paese che minano la volontà di chi dedica animo e corpo, la cittadinanza e l’intero sistema deve essere da sostegno e non mettere i bastoni tra le ruote.
Dopo questo preambolo quindi vorrei che chi di dovere ci informi dello stato delle cose e nel caso anche se in ritardo mi appello affinché ci faccia qualcosa per questa festa, questo cambiamento. Infine vorrei che come accadeva prima, l’ambito religioso e civile facciano da stimolo all’altro per avvicinare ancor più i fedeli all’esempio di San Rocco, e, magari, come avveniva precedentemente, ripensare l’unione in una unica forma (associativa in questo caso) della parte religiosa e di quella civile.
William Grieco

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