Circa due mesi fa scrivevo una
lettera aperta affinché si prendesse coscienza dell’effettiva difficoltà che
comporta organizzare le feste patronali, in vita da più di 360 anni, in un
paese come Pisticci.
Voci incontrollate negli ultimi
giorni, riguardanti la possibilità che l’edizione 2018 salti, sono rimbalzate
sui social e hanno prodotto, ovviamente, tra la popolazione una certa
insofferenza, specie tra i giovani. A proposito vorrei, quindi, che si faccia
chiarezza circa il futuro dell’evento più importante della nostra comunità che,
soprattutto per chi ha un’età giovne, è visto come l’ultima ancora di salvezza
del paese.
Questo mio appello è soprattutto
per il Clero, che da statuto oltretutto presiede l’associazione Feste Patronali
San Rocco. Organizzare le feste è qualcosa di veramente arduo che negli ultimi
anni è stato fatto in maniera comunque ottima, nonostante le difficoltà
economiche e il lavorare da soli. Basti pensare che la Regione Basilicata,
giusto per citare qualcuno, non ha mai sostenuto una delle tradizioni più
longeve della regione. E’ anche vero che spesso nel nostro paese si vuole fare
una cambio generazionale senza poi, effettivamente, dare responsabilità a chi
questo paese dovrebbe trainarlo.
Dall’interno ho potuto notare il
sacrificio di tutti gli organizzatori e l’amore nel fare le cose, ma anche la
mancata fiducia di dare responsabilità ai giovani, ai nuovi. Poi chi organizza
deve far fronte anche alle tante dicerie di paese che minano la volontà di chi
dedica animo e corpo, la cittadinanza e l’intero sistema deve essere da
sostegno e non mettere i bastoni tra le ruote.
Dopo questo preambolo quindi
vorrei che chi di dovere ci informi dello stato delle cose e nel caso anche se
in ritardo mi appello affinché ci faccia qualcosa per questa festa, questo
cambiamento. Infine vorrei che come accadeva prima, l’ambito religioso e civile
facciano da stimolo all’altro per avvicinare ancor più i fedeli all’esempio di
San Rocco, e, magari, come avveniva precedentemente, ripensare l’unione in una
unica forma (associativa in questo caso) della parte religiosa e di quella
civile.
William Grieco
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