martedì 24 aprile 2018

Futsal, under 19: la Rasulo Bernalda prepara l'assalto all'Augusta.

Domenica di riposo per l’under 19 della Rasulo Edilizia Bernalda. Dopo aver affrontato giovedì scorso l’ultimo scoglio per la qualificazione agli ottavi di finale, infatti, i piccoli rossoblù allenati da Claudio de Moraes preparano adesso la gara di andata, valida appunto per gli ottavi di finale, in programma domenica prossima, 29 aprile, ad Augusta, in provincia di Siracusa. Come è noto il doppio confronto (il ritorno è fissato per domenica 6 maggio a Bernalda) potrebbe spalancare le porte della poule scudetto ai piccoli jonici, anche se il presidente del sodalizio, Alfredo Plati, non si fa illusioni e non nasconde le difficoltà. 
“Diciamo che sulla carta è un doppio confronto proibitivo quello con i siciliani, ma non per questo partiremo già battuti. Piuttosto, andremo in Sicilia per giocarci le nostre chance e per cercare di fare lo sgambetto ad una compagine molto forte. Per il resto, sappiamo molto bene che l’essere arrivati agli ottavi e, dunque, rientrare tra le prime sedici squadre d’Italia significa aver raggiunto un obiettivo importantissimo, che ci riempie di orgoglio”. Insomma, la squadra di De Morahes ha già fatto tanto stupendo dirigenti e tifosi, ma non vorrebbe fermarsi proprio adesso. 
Su una cosa il presidente non ha dubbi: “La nostra società punta decisamente sul settore giovanile: la conferma arriva da questo fantastico cammino dell’under 19, ma anche da quello dell’under 17, che del pari affronterà la fase nazionale. Tutto questo vuol dire che abbiamo seminato molto bene e adesso stiamo raccogliendo i primi risultati. La speranza è che questo aver seminato bene possa portarci, nei prossimi anni, ad avere molti ragazzi locali in prima squadra, sì da essere per così dire autosufficienti”. 
In buona sostanza, a Bernalda il poderoso seguito che aveva la Cestistica, lo avete ereditato voi. “Magari – ha concluso Plati -: in realtà quell’entusiasmo credo sia inarrivabile, ma di sicuro noi non possiamo lamentarci perché la città è vicina e segue le nostre fatiche”. 
Piero Miolla

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