La
delibera del Consiglio comunale di Pisticci del 30 novembre scorso, avente ad
oggetto la concessione in gestione degli impianti del Circolo Tennis, va
annullata. Lo ha chiesto il sodalizio presieduto da Pompea Lopatriello, che ha affidato
all’avvocato Gianluca Mercorella l’impugnazione dell’atto dinanzi al Tar.
La
questione nasce dal fatto che l’Amministrazione comunale ha ritenuto
“indispensabile procedere ad una nuova gara per l’affidamento e la gestione
degli impianti”, anche se, per garantire l’apertura ed il funzionamento degli
stessi, nelle more del bando, ha consentito di portare avanti gli stessi in
regime di convenzione, ai medesimi patti e condizioni. La convenzione, secondo
Palazzo Giannantonio, scadeva il 31 dicembre 2016, mentre per la difesa non è
così.
“L’Amministrazione comunale – si legge nel ricorso - ha creduto di poter
attivare il procedimento di esternalizzazione per la gestione degli impianti
sportivi nel quadriennio 2018-21, ritenendo erroneamente che, nel medesimo
periodo, non fosse vigente alcun rapporto concessorio. La delibera consiliare
in questione dispone nel senso di una prematura risoluzione di un rapporto
convenzionale efficace e vigente”, che, secondo il Ct è quello del 1990, quando
fi firmata la convenzione tra il Comune e il Ct, di durata triennale con
rinnovo tacito.
Detta convenzione, infatti, prevede all’articolo 9 che
l’accordo cessi solo previa disdetta di una delle parti, entro 6 mesi dalla
scadenza. Disdetta che, sempre secondo il Ct, non c’è mai stata. “L’Amministrazione
– recita il ricorso - volendo determinare la cessazione del rapporto
concessorio avrebbe potuto e dovuto o intervenire in via autoritativa,
direttamente sul provvedimento concessorio mediante l’uso del potere di
autotutela, oppure usare i poteri privatistici, così come previsti e
disciplinati dal Codice Civile. La modalità utilizzata è quindi illegittima, in
quanto viola i riferimenti normativi”. Ma non è tutto, perché “l’atto impugnato
risulta adottato sulla base del presupposto errato per cui l’affidamento in
questione è riconducibile all’ipotesi dell’affidamento di un servizio con
rilevanza economica. Il servizio invece, non presenta alcuna rilevanza
economica”. A conferma di ciò, “è significativo che la stessa convenzione vigente
preveda un contributo economico a carico dell’ente concedente, quale ausilio
per la copertura dei costi di gestione”. Contributo che, a quanto pare, da
quest’anno è stato sospeso.
Non solo l’annullamento della delibera del Consiglio
Comunale del 30 novembre scorso. L’avvocato Gianluca Mercorella, per conto del
Circolo Tennis, ha chiesto al Tar anche di “accertare e dichiarare il diritto
della ricorrente, ai sensi della convenzione del 28 maggio 1990, stipulata con
il Comune di Pisticci, alla gestione del complesso tennistico formato da due
campi e relativi servizi, siti nel rione Croci fino a tutto il 31 dicembre del
2019”. Da ultimo, Mercorella ha ricordato che con contratto del 26 febbraio
2002, il Comune di Pisticci ha concesso in comodato al Ct un’aera di proprietà
comunale, ricompresa nel contesto degli impianti tennistici già affidati in
concessione, per la realizzazione di una piscina, posta in essere integralmente
a spese del comodatario.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento