No all’impianto integrato di
trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani per la
produzione di bio-metano e compost, che la Teknoservice vorrebbe realizzare in
contrada Santa Lucia, sulla strada provinciale per Craco. Lo ha pronunciato il
Comune di Pisticci motivando il suo parere contrario, inviato alla Regione
Basilicata, in questo modo:
“La realizzazione dell’intervento proposto
necessita della variante al vigente piano regolatore generale che attualmente
destina l’area a zona agricola di salvaguardia idrogeologica ed ambientale E1,
e zona agricola E2, per trasformarla in zona D per attività produttive e
commerciali”. Inoltre, “la zona di interesse è soggetta a vincolo
paesaggistico; il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio mira a tutelare le
testimonianze storiche di natura antropica ed a preservare i territori più
caratteristici inglobando tra i suoi articoli una serie di vincoli introdotti
da precedenti leggi e regi decreti.
L’area sede dell’impianto si trova a
ridosso dei calanchi, considerato un patrimonio ambientale di grande interesse
pubblico per il Comune di Pisticci. Inoltre, a valle della procedura in atto,
sarà necessario un nulla osta paesaggistico che la committenza dovrà richiedere
alla Regione Basilicata mediante relazione paesaggistica; nei dintorni
dell’area oggetto dell’intervento sono presenti case sparse i cui abitanti
risultano sicuramente penalizzati da emissioni odorigene, rumore e polveri”.
Ma
non è tutto, perché l’Amministrazione guidata dal sindaco Viviana Verri ha
anche ricordato che “per accedere al sito produttivo proposto, i camion di
materia prima da trattare transiteranno sulla statale 176, che collega Pisticci
a Craco. Il percorso risulta essere particolarmente critico, in quanto la
viabilità è sensibilmente compromessa dal transito di un numero eccessivo di mezzi
pesanti provenienti dalle aree estrattive dell’area della Val d’Agri. Negli
scorsi mesi si è persino registrato il crollo di un ponte, pertanto la
sicurezza stradale risulta alquanto compromessa e nelle vicinanze dell’area
individuata esistono già due discariche”.
In conclusione il Comune di Pisticci
ha espresso parere non favorevole, sottolineando che “non è volontà di questa
Amministrazione trasformare l’area destinata a zona agricola in area per
attività produttive e neanche permettere il trattamento di volumi molto elevati
di Forsu nel proprio Comune”.
L’area scelta per l’installazione dell’impianto, in
contrada Santa Lucia, ha in passato ospitato la Di Bi, che produceva laterizi.
L’attività è stata dismessa da 20 anni e l’area è in stato di abbandono, con
manufatti che risultano avere coperture in amianto.
L’impianto integrato di
trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani produrrebbe
bio-metano e compost di qualità. Il recupero, o una combinazione di recupero e
smaltimento, di rifiuti non pericolosi dovrebbe avere una capacità superiore a
75 Mg al giorno. In particolare tratterebbe rifiuti biodegradabili di cucine e
mense; oli e grassi commestibili; legno, diverso da quello di cui alla voce
200137 e rifiuti biodegradabili.
La Teknoservice ha sede a Piossiasco, in
provincia di Torino, ed opera in tutta Italia con gestione di servizi di
raccolta, trasporto, trattamento e smaltimento rifiuti solidi urbani.
Piero Miolla
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