mercoledì 18 aprile 2018

Politica, M5S: abbiamo rinunciato all'indennità aggiuntiva.


<<Abbiamo rinunciato all’indennità aggiuntiva generando un risparmio di spesa, in questa legislatura, di due milioni di euro>>. L’annuncio arriva dall’onorevole Mirella Liuzzi, deputata lucana del Movimento 5 Stelle, e si riferisce a quella voce aggiuntiva che i parlamentati che sono stati eletti, nelle rispettive camere di appartenenza, in ruoli quali il questore, il segretario o che, comunque fanno parte degli uffici di presidenza, hanno diritto di percepire. 
<<La decisione coinvolge tutti i colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle che ricoprono siffatti incarichi. Mi riferisco a tutti i portavoce degli uffici di presidenza della Camera e del Senato che hanno rinunciato all’indennità aggiuntiva, quello che comunemente viene definito il doppio stipendio>>, ha precisato Liuzzi. Il risparmio di spesa che potrebbe generarsi, come detto, si attesterebbe sui circa due milioni di euro. Ovviamente solo per ciò che concerne i parlamentari “grillini”, visto che al momento non si ha notizia di altre simili iniziative. Non a caso Liuzzi ha aggiunto: <<Se, invece, lo facessero tutti i parlamentari che hanno anche un altro incarico, il risparmio salirebbe a ben undici milioni di euro in cinque anni>>. La situazione, dunque, è chiara: in questo momento una decisione di questo genere è, per così dire, lasciata solo ed esclusivamente alla soggettività: non c’è una norma che prevede un taglio a queste voci (circa duemila euro in più per ogni parlamentare che ricopre il doppio incarico che diventano quattromila per il presidente), ma la Liuzzi ha preannunciato che il gruppo del Movimento 5 Stelle intende <<agire anche su questo aspetto: presto, quando sarà terminata l’istruttoria relativa al taglio dei vitalizi che è attualmente sul tavolo della presidenza della Camera, ci adopereremo anche per istruire una proposta che possa in qualche modo prevedere il taglio del cosiddetto doppio stipendio per legge>>. 
Infine, a conferma che il vento è, forse, cambiato per tutti, la deputata lucana del Movimento 5 Stelle ha riferito che <<anche il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, uniformandosi a quanto stabilito dal presidente Roberto Fico alla Camera dei Deputati, ha deciso di avviare l’istruttoria per il taglio ai vitalizi>>. 
Un risparmio che, su queste basi, di sicuro non cambierebbe le sorti finanziarie del Paese, ma che, indubbiamente, potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza positiva per i cittadini. Anche se c’è stato chi non ha mancato di sottolineare come il parlamentare che ricopre i ruoli che danno diritto al “doppio stipendio” lavora molto di più. 
Ma il cittadino che deve tutti i giorni fare i conti con stipendi da fame o mancanza di lavoro potrebbe ben replicare allo stesso parlamentare con un adagio che sembrerebbe calzare a pennello. Quale? Il seguente: “Hai voluto la bicicletta? Bene, e adesso pedala”. Una replica che non farebbe una grinza, tenuto conto dei numerosi privilegi che hanno coloro che siedono in entrambi i rami del Parlamento italiano. E’ forse su questo, cioè sull’abbattimento dei numerosi privilegi connessi al ruolo di parlamentare che, forse, si dovrebbe lavorare. Magari aggiungendoci anche un corposo taglio al numero dei componenti le camere.
Piero Miolla

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