Sta per scoppiare l’ennesima guerra di campanile tra Matera, Venosa e il Metapontino, tre splendide realtà di una regione, la Basilicata, che dovrebbe fare fronte comune per esaltare le sue ricchezze e le sue bellezze? Il timore è forte e riguarda gli ultimi sviluppi dell’assegnazione (o, meglio, dell’individuazione) della location dalla quale sarà trasmessa “L’anno che verrà”, la diretta del 31 dicembre 2018 in onda su Rai Uno, con la quale si celebra la nottata di San Silvestro. Come è noto, la Regione Basilicata ha stipulato un contratto quinquennale con la Rai per trasmettere, fino al 2019 compreso, la citata manifestazione dalla nostra terra.
Il tutto, evidentemente, in sinergia con la nomina di Matera a capitale
europea della cultura. In una regione “normale” la diretta sarebbe stata
effettuata sempre a Matera, tenuto conto dell’importante appuntamento che la
attende per l’anno prossimo. In Basilicata, però, tutto è possibile. Così, la
Regione guidata da Marcello Pittella ha pensato di far diventare la trasmissione
itinerante. Dopo Matera, infatti, la location si è spostata a Potenza e poi a
Maratea. Per la prossima edizione, infine, è stata individuata Venosa,
cittadina graziosa e culla di storia e cultura. Senonché, dal Metapontino hanno
fatto rilevare che in caso di assegnazione a Venosa, tenuto conto che nel 2019
la diretta sarebbe tornata a Matera, quell’area della regione sarebbe stata
l’unica ad essere esclusa. Nonostante sia un’area a fortissima valenza
turistica (con oltre un milione di presenze l’anno scorso) e sia anche ben
strutturata dal punto di vista dell’accoglienza. La costituzione del comitato
Meta Siris è stata la conferma che, nel Metapontino, stanno facendo sul serio:
ci sono stati incontri con Pittella e richieste ai vertici Rai per l’ispezione
delle varie location del Metapontino.
Vistasi minacciata Venosa, per il tramite
del suo sindaco, ha scritto a Pittella ricordando al governatore che nella
città di Orazio sono sempre disponibili ad ospitare l’evento. Anzi,
probabilmente ci contano. E’ alle porte, dunque, una nuova guerra di campanile?
Venosa contro il Metapontino, o viceversa? Per scongiurarla, secondo alcuni
rumors, la Regione adesso potrebbe nuovamente propendere per Matera. Morale
della favola? Tra Venosa e il Metapontino vincerebbe Matera. In tal modo non si
creerebbero ruggini tra territori. In attesa di capire come andrà a finire,
l’augurio è che le istituzioni, che hanno creato i presupposti per scatenare
rivalità e contrasti, sappiano ora trovare anche un’equa soluzione. Evitando
guerre di campanile e dando la giusta e dovuta visibilità a tutte e due le aree
della regione, entrambe bacini rilevanti di attrazione turistica. Certo, se da
principio il Capodanno Rai fosse stato trasmesso sempre a Matera, magari
coinvolgendo l’intera regione con collegamenti, iniziative o altro, forse si
sarebbero evitati tante problematiche di questo tipo e, soprattutto, le
speculazioni politiche. Ma, che piaccia o no, siamo pur sempre in Basilicata.
Piero Miolla
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