In merito alla vicenda del
cemento a Marina di Pisticci il Comune ha svolto in pieno il suo ruolo di
controllo. Parola di Viviana Verri. Il sindaco ha infatti risposto in Consiglio
comunale all’interrogazione presentata dalla minoranza sulla questione.
“Con l’ordinanza di sospensione
dei lavori l’Amministrazione comunale ha voluto tutelare l’ambiente e il
territorio, senza cedere a qualsiasi tipo di strumentalizzazione a danno di
imprenditori o dello sviluppo del turismo costiero – ha spiegato il primo
cittadino –. La tutela dell’ambiente e delle nostre spiagge da interventi in
contrasto con le disposizioni poste a tutela di questi beni fondamentali è un elemento
primario della nostra azione amministrativa, per cui, non appena ricevute le
prime segnalazioni da parte dei cittadini, ci siamo mossi immediatamente,
predisponendo il 6 giugno un sopralluogo congiunto tra comando di Polizia
Locale e tecnici comunali presso il cantiere, da cui è poi scaturita l’ordinanza
di sospensione dei lavori. È necessario chiarire una volta per tutte il
percorso che ci ha portato a questo provvedimento: per farlo occorre partire
dalla conferenza di servizi con cui il Comune di Pisticci, nel maggio 2017 e di
concerto con gli altri enti preposti, tra cui la Regione Basilicata, ha
rilasciato le autorizzazioni per gli stabilimenti balneari fino al 31 dicembre
2019, autorizzazioni che permettono ai lidi di poter mantenere le loro strutture
attive anche nel periodo invernale, favorendone la destagionalizzazione.
L’ultimo passaggio di questa conferenza
è stata la Via (Valutazione di Impatto Ambientale), pervenuta lo scorso
gennaio. In seguito il titolare dello stabilimento balneare di Lido San Basilio
ha presentato un nuovo progetto, per cui il Comune di Pisticci ha indetto una conferenza
di servizi per ottenere tutti i necessari atti autorizzatori, coinvolgendo le
varie istituzioni competenti. È evidente, quindi, come una paventata assenza
del Comune di Pisticci nel procedimento in oggetto sia un’accusa pretestuosa,
avendo lo stesso ente convocato tale conferenza e avendovi presenziato tramite il
Suap (Sportello Unico Attività Produttive). La conferenza di servizi si è
chiusa solo nel momento in cui è pervenuta la valutazione di impatto ambientale
e non sarebbe potuto essere altrimenti.
False anche le accuse di silenzio
assenso, fattispecie che opera nelle conferenze di servizi relativamente a quei
pareri che, se non dati nei termini di legge, condizionerebbero il prosieguo
dell’iter. Nel nostro caso la conferenza si è chiusa solo dopo l’acquisizione
della valutazione di impatto ambientale da parte della Regione, che conteneva
precise prescrizioni, tra cui la facile amovibilità della struttura: dai successivi
sopralluoghi effettuati è emersa una difformità rispetto a tali prescrizioni e
l’Amministrazione comunale, tramite l’Ufficio Urbanistica, ha subito disposto
la sospensione dei lavori.
Dopo l’emanazione dell’ordinanza,
lo scorso 12 giugno, il comando di Polizia Locale ha effettuato ulteriori
accertamenti e in questo periodo è stata costante la collaborazione con la
Capitaneria di Porto che, proprio nelle scorse, ore, ha effettuato il sequestro
del cantiere per alcune difformità rispetto ai provvedimenti autorizzatori. Ora
la questione sarà affrontata dalla magistratura, a cui assicureremo la massima
collaborazione proprio perché il nostro obiettivo principale è senz’altro
quello di favorire lo sviluppo sostenibile della nostra costa, nel pieno rispetto
dell’ambiente e delle peculiarità uniche del nostro territorio.
Il Comune di Pisticci, dunque,
non è risultato assolutamente carente nella sua attività amministrativa e ha
svolto in pieno il suo ruolo di controllo: ora attendiamo fiduciosi l’esito
delle indagini”.
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