“Spero che la prima visita
ufficiale del nuovo ministro dell’Ambiente, il generale Sergio Costa, venga
organizzata in Basilicata, tra Val Basento e Val d’Agri”. La nomina di colui
che ha contribuito a scoprire la “Terra dei Fuochi” al dicastero di via Cristoforo
Colombo ha portato nuove speranze a don Giuseppe Ditolve e, in fin dei conti,
anche a tutta Pisticci.
“Aspettavamo la sua nomina – ha scritto il sacerdote in
un tweet inviato proprio a Costa – ed ora che si è materializzata voglio
sperare che lei venga subito in questa nostra terra e che, soprattutto, possa
lavorare con impegno, serietà e fedeltà in favore della Basilicata, la nostra
amata terra di bellezza”. In verità, non solo il vicario della parrocchia di
Cristo Re nutre fondata fiducia nel nuovo ministro. A ben vedere, anche e
soprattutto l’Amministrazione comunale di Pisticci, l’unica del Movimento 5
Stelle in Basilicata, guarda a Costa in modo più ottimistico Un asse
Pisticci-Roma, infatti, sarebbe auspicabile, sia perché Costa è sempre stato sensibile
alle tematiche dell’ambiente, sia perché la sua nomina è avvenuta in quota M5S.
A questo punto, tenuto conto che i “pentastellati” sono in qualche modo gli
azionisti di maggioranza del nuovo Governo, che nei prossimi giorni si
presenterà alle Camere per avere la fiducia ed iniziare ad essere operativo, in
tanti si aspettano che quell’isolamento (a volte solo temuto e virtuale) del
Governo cittadino, che in tanti hanno visto in considerazione del fatto che
tanto a Potenza, quanto a Roma, c’erano esecutivi e maggioranze Pd, ora possa
dissolversi. E trasformarsi in un valore aggiunto che, nel caso dell’ambiente,
potrebbe e dovrebbe essere auspicabile. Da Costa, dunque, Pisticci si aspetta
qualcosa in più ad esempio sul fronte della bonifica del Sin Valbasento, pur
essendo consapevoli da queste parti che la sua mancata esecuzione è in gran
parte dipesa da altri enti o uffici e non certo da Roma (o solo da Roma). Ma
tant’è.
Di sicuro adesso il sindaco Viviana Verri e il suo esecutivo potranno
e, anzi, dovranno cercare di stabilire una maggiore e capillare intesa con chi
ha il potere di indirizzo su materie, come l’ambiente e l’inquinamento, che non
possono certo essere trattati come negli ultimi anni. Quando, più che avere
occhi per i cittadini, se ne sono avuti soprattutto per le multinazionali e il
loro indotto. L’ambiente a Pisticci e in Basilicata, ma anche in tutta
l’Italia, meritano maggiore attenzione.
Piero Miolla
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