Ivan Castrogiovanni e Miguel
Weber giocheranno la A2 con il Signor Prestito, mentre bomber Conrado Sampaio è
ai saluti. Smaltita la sbornia per la meritata promozione nella massima serie
di calcio a 5, a Grassano si lavora per l’immediato futuro tra riconferme,
partenze e il nodo legato all’impianto.
Al momento sono certi di vestire anche
l’anno prossimo la maglia biancazzurra il laterale siciliano e il portierone
brasiliano, che si aggiungono al riconfermato coach, Fausto Scarpitti. Il
presidente Rocco Auletta ha spiegato perché Sampaio non ha rinnovato. “Non è
stato raggiunto l’accordo economico, tutto qui. Ringrazio Sampaio per quanto
fatto nella scorsa stagione: abbiamo provato in tutti i modi a tenerlo ma non
c’è stato verso”. Adesso si punta a un sostituto degno della A2, e su questo
Auletta è stato chiaro
“Con ogni probabilità sarà un profilo di primo piano che
vanta esperienze importanti. Ma – ha ammonito il presidente per non
sbilanciarsi troppo - questo avverrà nei prossimi giorni: il mercato è lungo e
le nostre strategie sono ben definite. Sicuramente metteremo a disposizione di
Scarpitti un roster che possa darci soddisfazioni, senza dimenticare, però, che
siamo una matricola in A2”, ha ricordato il numero del Cmb. Futuro, ovviamente,
vuol dire anche campo di gioco ed è noto a tutti che, al momento, il Pala
Caruso non può ospitare la A2.
Auletta ha confermato che, da questo punto di
vista, la situazione è ancora in fase di stallo. “Non abbiamo avuto nessuna
risposta dall’Amministrazione comunale di Grassano, ma rassicuro tutti: il
progetto continuerà ai livelli degli anni precedenti, indipendentemente dal
luogo nel quale giocheremo. I maggiori sponsor del club, tra l’altro, hanno già
manifestato la propria intenzione di continuare a darci il pieno appoggio”.
Infine, il presidente ha voluto togliersi il classico sassolino dalla scarpa.
“Capisco che mietere successi, ed a noi negli ultimi anni è successo spesso,
ingenera invidia, ma vorrei sottolineare che siamo riusciti, con tanti
sacrifici, a far lievitare un entusiasmo dilagante”.
Piero Miolla
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