Da Rionero in Vulture a Potenza,
passando per Grassano e tutto il Materano. Su questo asse, che coinvolge
praticamente tutta la Basilicata, si sta concretizzando l’appeal della Lega-Noi
con Salvini, ma anche l’imbarazzo dei dirigenti lucani del partito che, allo
stato, sembra essere la nuova Mecca della politica lucana. Almeno sul fronte
del centrodestra. Dopo il passaggio dell’ex Fratelli d’Italia Marinica Cimadomo
e quello di altri esponenti di Forza Italia di Grassano, nelle ultime ore
sembra essersi intensificato il pressing sul partito di Salvini. La conferma
arriva dal segretario regionale, Antonio Cappiello.
“E’ un’evoluzione continua
– ha spiegato Cappiello -: nel fine settimana abbiamo organizzato banchetti per
i tesseramenti e si sono avvicinati molti esponenti di altri partiti del
centrodestra, i quali hanno chiesto di entrare a far parte della Lega. Devo
essere sincero: io sono un po’ imbarazzato perché molti di questi soggetti fino
a qualche mese fa denigrava il nostro partito anche sui giornali. Onestamente,
come segretario non so neanche cosa dire alla gente, anche perché alcune di
queste persone sono state complici della situazione che si è venuta a creare in
Basilicata. Sia chiaro: io sono disposto ad aprire a tutti, ma che si tratti di
persone libere e che credono per davvero in un cambiamento. Non voglio che
nelle liste della Lega un domani possano entrare persone che poi si scopre
hanno voluto sfruttare il cavallo di battaglia del nostro partito pur di
riaccreditarsi”.
Insomma, Cappiello dice sì all’ampliamento della Lega, no ai
trombati: questo in sintesi il suo timore “Vedo gente che non è più credibile
che cerca una nuova verginità politica nel nostro partito e questo è molto
preoccupante”. L’entusiasmo per il nuovo appeal, dunque, non può e non deve far
dimenticare che la Lega è guardinga su questo fronte. “Salvini ha sempre
precisato che non siamo interessati a coloro che sono portatori di tessere, che
hanno tanti voti, ma solo il popolo. Quelle persone, cioè, che vivono realmente
la situazione deprimente che c’è in Italia sul fronte dell’agricoltura,
dell’artigianato. Ci interessano le persone comuni: quelli che hanno sempre
vissuto di politica, infatti, non ci interessano”.
Cappiello ha citato, a tal
proposito, la sua vicenda personale. “Tre anni fa mi son dovuto candidare
sindaco a Matera perché mi fu chiesto di entrare nella coalizione di De
Ruggieri cambiando il nome: rifiutai e mi candidai da solo”. In vista delle
regionali Cappiello ha ammonito: “Se si pensa che la Lega farà alleanze con
gente che, in fin dei conti, pensa solo alla sua elezioni ma non al bene del
suo territorio, ci si sbaglia di grosso. Siamo per il vero rinnovamento”. Anche
il senatore Pasquale Pepe ha confermato che “qualcuno che ha aderito alla Lega
è del centrodestra, ma posso garantire che c’è tanta gente della società civile
che aderisce al progetto di Salvini. Il nostro compito è garantire che si
tratti gente per bene che privilegia l’impegno civile: non possiamo accogliere
chiunque”.
Piero Miolla
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