“Sono solidale con i cittadini costituitisi in
comitato a Venosa”. E’ stata immediata la condivisione del problema manifestato
dal neonato comitato sorto nella città oraziana da parte del senatore della
Lega-Noi con Salvini, Pasquale Pepe. Il quale ha rivelato: “Ho sentito varie
volte in queste ore sulla questione il consigliere comunale della città,
Massimo Zullino, che è anche vice coordinatore regionale della Lega, il quale
ha portato personalmente la solidarietà a queste persone”.
Al di là delle formalità
di rito, per il sindaco di Tolve la questione va inquadrata così: “Non si
tratta tanto di un discorso di accoglienza, quanto anche in quel caso di una
questione di opportunità logistica. Andare ad allocare dei migranti in
condomini abitati da famiglie, infatti, creerebbe una situazione di difficoltà.
E solo chi non vuol vederla questa difficoltà, non capisce che verrebbe a
crearsi un contesto problematico per queste persone. Lo dico al di là di ogni
finto buonismo e cercando di essere più realista del re”, ha precisato l’unico
parlamentare lucano del partito di Matteo Salvini.
Senatore, lo sa che potrebbe essere tacciato di razzismo o populismo?
“Non è assolutamente una questione di razzismo – ha ribattuto Pepe -.
Semplicemente io dico: mettiamoci nei panni di persone che hanno fatto
sacrifici per tutta la vita e, magari, hanno anche contratto un mutuo per
acquistare casa in quei condomini. Questa gente ora potrebbe ritrovarsi a
convivere in condizioni che solo chi è in malafede potrebbe continuare a definire
normali. A me, invece, sembra che la decisione della Prefettura sia ingiusta e
inopportuna verso queste persone”.
La
Lega ha una controproposta nel caso di specie? “Guardi, a me pare che la
dobbiamo finire con questa somministrazione step by step di migranti. Inoltre,
dobbiamo assolutamente interrompere la spirale secondo cui il problema dello
spopolamento si combatte con l’incremento delle flotte di migranti. Io ritengo
che, su Venosa, debba prendere un attimo in mano il pallino il sindaco e
verificare la situazione, perché immagino che ci siano degli atti che attestino
l’eventuale agibilità o meno. E’ giusto, cioè, che chi ha la responsabilità
formale in questi casi assuma fino in fondo il proprio ruolo e dica la sua. Se
ci dovesse essere un piano B è giusto che sindaco e Amministrazione lo rendano
noto ai cittadini. In ogni caso, resto convinto del fatto che collocare dei
migranti in condomini regolarmente abitati da famiglie del posto sia un vero e
proprio scempio. Sotto ogni punto di vista”, ha concluso senza troppi giri di
parole il senatore lucano.
Piero Miolla
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