Sarebbero ben presto finiti sulle
nostre tavole gli oltre 600 kilogrammi di molluschi bivalvi (cozze nere) che,
nell’ambito di verifiche dirette alla tutela della salute pubblica inerenti la
filiera della pesca, nella mattinata di ieri sono stati sottoposti a sequestro
giudiziario da parte di personale della Sezione Polizia Marittima appartenente
alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Taranto. I mitili erano
totalmente privi di ogni documentazione/certificazione sanitaria che ne attestasse
la salubrità, trattandosi di prodotto proveniente dal Primo Seno del Mar
Piccolo di Taranto e quindi prelevato in violazione dell’Ordinanza n. 1989
dell’ASL di Taranto del 2011 e dell’Ordinanza n. 188 del 2016 della Regione
Puglia.
In particolare, l’attività di
controllo del territorio da parte del citato personale della Guardia Costiera
di Taranto consentiva ai militari di individuare e fermare un furgone che aveva
appena caricato il prodotto – proveniente dal Primo Seno del Mar Piccolo,
pertanto altamente tossico – già insacchettato e pronto per la vendita diretta
al consumatore.
Tutto il prodotto veniva quindi
sequestrato penalmente, in quanto nocivo per la salute pubblica, e
successivamente distrutto, mentre il responsabile dell’attività illecita veniva
deferito all’Autorità Giudiziaria.
Occorre precisare che l’attività
di che trattasi rientra in una più ampia attività di controllo di tutta la
filiera ittica che la Guardia Costiera di Taranto conduce quotidianamente con
ogni mezzo, con particolare attenzione all’allevamento dei molluschi, sia per
tutelare la salute e l’incolumità pubblica sia per tutelare questo fondamentale
comparto dell’imprenditoria tarantina e relativo ceto dei mitilicoltori,
affinchè la “cozza tarantina” continui ad essere conosciuta quale prodotto di
pregio, apprezzata per questo in tutto
il mondo.
Sempre con riferimento
all’attenta vigilanza, condotta per mare e per terra sull’intero comparto
ittico, si segnala l’ennesimo sequestro di datteri, per un totale di 1 kg di
prodotto appena raccolto da ignoti.
In particolare nel pomeriggio di
sabato scorso, il località Porto Pirrone del Comune di Leoprano (TA), gli
uomini della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Taranto, hanno condotto
un’operazione di polizia marittima nell’ambito delle attività tese a prevenire
e reprimere, la pesca, la detenzione e la commercializzazione illegale di
datteri di mare. Nel corso di tale operazione, dove è stato impiegato un mezzo
navale veloce, già in attività di vigilanza lungo la costa nell’ambito
dell’attività “Mare Sicuro”, sono stati rinvenuti in acqua, circa 1 kg. di
datteri di mare appena pescati. Il prodotto ittico, illecitamente pescato,
conservato in un retino, era stato occultato sotto una sedia a sdraio
posizionata in acqua a pochi metri dalla riva. Il prodotto è stato sequestrato
e successivamente distrutto e riversato in mare, mentre non è stato possibile
individuare i responsabili dell’illecito penale, in quanto, gli stessi,
accorgendosi dell’arrivo dell’unità navale della Guardia Costiera, si sono
dileguati sulle limitrofe spiagge in quel momento molto affollate dai bagnanti.
Un ulteriore danno all’ambiente marino quello inferto da individui senza
scrupoli che pur di racimolare pochi esemplari di datteri di mare, continuano a
distruggere con picconi, martelli i fondali marini. Questa volta il tratto di costa
colpito e quello tra i più suggestivi della Litoranea Salentina.
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