“Mi interesserò delle questioni che mi sono state
poste e che sono di mia competenza: non dimentico, infatti, di essere un
servitore dello Stato, esattamente così come lo siete voi sindaci per le vostre
comunità”.
Dopo aver pazientemente ascoltato le istanze dei sindaci e preso
appunti, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha affrontato una per una
tutte le problematiche postegli. “Per tutto ciò che riguarda la piattaforma
Rendis, lunedì è stato approvato il decreto e il ministero ne diventerà titolare
dopo la conversione in legge. Io mi impegno a chiedere che si attivi quanto
prima, almeno per quanto è di competenza del ministero, perché per ciò che
invece compete ancora alla presidenza del consiglio non posso agire in questa
fase transitoria e dovremo aspettare il passaggio al ministero”.
Sulla
possibilità di riaprire i termini, Costa ha ricordato che “è una cosa che va
verificata giuridicamente. Sulla questione idrogeologica vi chiedo di darmi
fiducia in questa direzione”. Non da meno la questione Itrec: “E’ trasversale –
ha spiegato il ministro - perché riguarda tutti i comuni, non solo Rotondella.
Io chiederò a Ispra di capire il vero stato dell’inquinamento”.
Capitolo Sin
Valbasento: “In settimana verificherò con la direzione generale del ministero lo
stato dell’arte per capire a che punto si è formato il processo. Se occorre
fare appalti, il mio suggerimento è quello di farli attraverso il sistema Anac,
che offre maggiori garanzie di trasparenza e di buona riuscita, oppure
attraverso la Sogesin, che è partecipata del Ministero dell’Economia e delle
Finanze”. Al sindaco di Pisticci, Viviana Verri, che gli aveva posto la
questione della Irle, a Pisticci scalo, il generale Costa ha invece
sottolineato: “E’ una cosa che devo andare a verificare con la direzione
generale preposta. Mi impegnerò per tutto quello che è di mia competenza, ma
nel rispetto della Costituzione. Pertanto quanto è di competenza regionale,
come il caso del rinnovo dell’Aia di Tecnoparco, non mi consente di
intervenire. Posso solo fare moral suasion, cioè quella sana pressione per
cercare di capirne di più. Oppure, sempre attraverso l’Ispra, che coordina
l’Arpab, andare a verificare il processo partendo, per così dire, dalla coda.
Non posso, però, promettere un mio intervento diretto”.
In conclusione, il
titolare del ministero dell’Ambiente, ha lasciato questo messaggio al
territorio del Metapontino: “Ho recepito il vostro grido di allarme e me ne
faccio partecipe, ma non vi posso dire che riuscirò ad essere risolutivo”.
Insomma, massimo impegno, ma i risultati dipendono da una serie di fattori che
esulano dallo stesso Costa.
Piero Miolla
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