lunedì 9 luglio 2018

Vista ministro Costa a Pisticci: le dichiarazioni dell'esponente del Governo.

 
“Mi interesserò delle questioni che mi sono state poste e che sono di mia competenza: non dimentico, infatti, di essere un servitore dello Stato, esattamente così come lo siete voi sindaci per le vostre comunità”. 
Dopo aver pazientemente ascoltato le istanze dei sindaci e preso appunti, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha affrontato una per una tutte le problematiche postegli. “Per tutto ciò che riguarda la piattaforma Rendis, lunedì è stato approvato il decreto e il ministero ne diventerà titolare dopo la conversione in legge. Io mi impegno a chiedere che si attivi quanto prima, almeno per quanto è di competenza del ministero, perché per ciò che invece compete ancora alla presidenza del consiglio non posso agire in questa fase transitoria e dovremo aspettare il passaggio al ministero”. 
Sulla possibilità di riaprire i termini, Costa ha ricordato che “è una cosa che va verificata giuridicamente. Sulla questione idrogeologica vi chiedo di darmi fiducia in questa direzione”. Non da meno la questione Itrec: “E’ trasversale – ha spiegato il ministro - perché riguarda tutti i comuni, non solo Rotondella. Io chiederò a Ispra di capire il vero stato dell’inquinamento”. 
Capitolo Sin Valbasento: “In settimana verificherò con la direzione generale del ministero lo stato dell’arte per capire a che punto si è formato il processo. Se occorre fare appalti, il mio suggerimento è quello di farli attraverso il sistema Anac, che offre maggiori garanzie di trasparenza e di buona riuscita, oppure attraverso la Sogesin, che è partecipata del Ministero dell’Economia e delle Finanze”. Al sindaco di Pisticci, Viviana Verri, che gli aveva posto la questione della Irle, a Pisticci scalo, il generale Costa ha invece sottolineato: “E’ una cosa che devo andare a verificare con la direzione generale preposta. Mi impegnerò per tutto quello che è di mia competenza, ma nel rispetto della Costituzione. Pertanto quanto è di competenza regionale, come il caso del rinnovo dell’Aia di Tecnoparco, non mi consente di intervenire. Posso solo fare moral suasion, cioè quella sana pressione per cercare di capirne di più. Oppure, sempre attraverso l’Ispra, che coordina l’Arpab, andare a verificare il processo partendo, per così dire, dalla coda. Non posso, però, promettere un mio intervento diretto”. 
In conclusione, il titolare del ministero dell’Ambiente, ha lasciato questo messaggio al territorio del Metapontino: “Ho recepito il vostro grido di allarme e me ne faccio partecipe, ma non vi posso dire che riuscirò ad essere risolutivo”. Insomma, massimo impegno, ma i risultati dipendono da una serie di fattori che esulano dallo stesso Costa.  
Piero Miolla

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