Un immediato ravvedimento da
parte del dipartimento regionale per le Attività Produttive e la reintegra
nell’elenco dei Comuni ammessi al bando Basilicata Attrattiva. Lo hanno chiesto
i sindaci di Valsinni, Latronico, Tito, Vietri di Potenza, Calciano, Satriano
di Lucania, Barile, Pietragalla, Vaglio, Episcopia, Anzi, Picerno, Venosa,
Rionero, Avigliano, Castelmezzano, Irsina, Sant’Arcangelo, Lauria, Grumento
Nova, Abriola, Montemurro, Moliterno, Marsico Nuovo, Tramutola, Marsico Vetere,
Filiano, Pomarico, Roccanova, Ginestra, Salandra, Castelsaraceno, Stigliano,
Montescaglioso, Miglionico, Nova Siri, Rapone, Lagonegro, tutti centri esclusi
dal bando, dopo apposita valutazione.
Basilicata Attrattiva turistica, va
ricordato, è stato approvato con delibera di Giunta regionale 833-17,
pubblicata con il Bur numero 31 del 16 agosto. Con essa è stato approvato l’avviso
pubblico per la presentazione e la selezione di progetti di fruizione del
patrimonio culturale regionale, denominato Basilicata attrattiva 2019
contenente interventi per la tutela e la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio
culturale materiale ed immateriale delle aree di attrazione di rilevanza
strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo. I sindaci che
hanno chiesto di essere riammessi che non ci stanno a passare per incapaci ed
“asini”, come pure qualcuno ha scritto, per non aver prodotto la documentazione
richiesta dal bando. Una mancata presentazione costata l’esclusione dalla
valutazione operata dall’ufficio Gestione Regimi di Aiuto del dipartimento
regionale guidato dall’assessore Roberto Cifarelli.
“Le amministrazioni
comunali – si legge in una nota - sono impegnate quotidianamente nel
predisporre progetti e ogni documentazione richiesta al fine di partecipare a
bandi di gara ed incrociare importanti risorse finanziarie necessarie alla
realizzazione dei programmi di sviluppo e crescita delle comunità locali.
Spiace constatare in questo caso l’atteggiamento di assoluta chiusura
dell’ufficio valutante al punto che, non avendo applicato in molti casi
l’istituto del soccorso istruttorio, così come riconosciuto dalla norma, ha
escluso dalla valutazione tanti comuni che, diversamente, avrebbero potuto
concorrere all’assegnazione di risorse utili. L’auspicio è che ci sia un
intervento politico-istituzionale dell’Anci e dell’assessore Cifarelli,
affinché si riesaminino le osservazioni presentate, ai fini della riammissione
al bando, per evitare il ricorso alla giustizia amministrativa”.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento