mercoledì 26 settembre 2018

Calcio, Eccellenza: il Ferrandina conferma la sua solidità

 

Terzo risultato utile consecutivo per il Ferrandina di Emanuele Finamore che, impattando 0-0 a Bernalda contro il Real Metapontino, ha anche mantenuto inviolata la porta. Soddisfatto a fine gara il presidente Mimmo Pepe. “Ottima prestazione quella della squadra – ha rimarcato il massimo dirigente – che ha confermato la nostra solidità. Il pareggio credo sia giusto: per noi pareggiare contro il Real Metapontino è stato un grande risultato. Andiamo avanti così”. 
Il mister degli aragonesi, Finamore, ha invece dichiarato di non aver “assolutamente compreso la decisione dell’arbitro di espellermi, a fine partita, assieme al tecnico del Real Metapontino Rubolino. Un innocuo botta e risposta, culminato con il cartellino rosso. La gara? E’ stata tranquilla: noi abbiamo tenuto bene nel primo tempo, loro sono usciti nella ripresa. Credo, però, che il risultato di parità sia sostanzialmente giusto. E, considerato lo spessore tecnico dei padroni di casa, il punto conquistato possiamo ritenerlo abbastanza pesante. Il loro predominio territoriale è stato sterile. 
Noi ci siamo difesi bene, rendendoci pericolosi nelle ripartenze. Viviamo alla giornata. Bravi i miei ragazzi, che hanno saputo interpretare la partita. Aspettiamo il prossimo match casalingo con il Lavello: sarà una gara tosta, contro una delle formazioni più importanti dell’Eccellenza. Per il momento ci godiamo anche la nostra difesa granitica, che, in tre partite, non ha ancora subìto reti”. Sulla stessa lunghezza d’onda, infine, il vice presidente nonché direttore tecnico del Ferrandina, Antonio Stigliano: 
“Siamo stati tonici nel primo tempo, giudiziosi nella ripresa. Il punto fa muovere la classifica, dandoci forza e morale. Siamo stati bravi a renderci pericolosi con veloci contropiedi che hanno messo in difficoltà il Real. Siamo partiti bene in questa stagione ma non dobbiamo correre: l’obiettivo è fare un passettino alla volta per arrivare lontano. Il cammino è lungo e difficile”.
Piero Miolla 

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