sabato 1 settembre 2018

Clamorosi i dati sul decremento di alunni in Basilicata.



Nelle scuole lucane nel periodo compreso tra l’anno scolastico 2006-07 e il 2017-18, si sono iscritti 15.129 alunni in meno (passando da 94.731 a 79.602) che hanno determinato il venir meno di 1.774 posti di lavoro (174 nella scuola dell’infanzia, 738 nella primaria, 448 nella secondaria di primo grado e 414 in quella si seconda grado) e di numerose sezioni. In aumento, invece, il dato dei bambini disabili, passati da 1.440 a 1.868 con un saldo positivo di +428: il dato incide per il 2,2% sul totale degli alunni iscritti ed è il più basso a livello nazionale. 
Numeri piuttosto eloquenti, dunque, contenuti nelle Serie Storiche 2006-18 del ministero dell’Istruzione, elaborate da Pasquale Francesco Costante. Dati che si riferiscono alle scuole dell’infanzia, alla primaria e alla secondaria di primo e secondo grado. Il vero problema, forse, è che questa tendenza non solo non si arresterà, ma potrebbe addirittura lievitare, a conferma che la Basilicata è una regione ormai in costante e perenne spopolamento, con annessa flessione (bisognerebbe parlare, in realtà, di brusca frenata) di nuovi alunni. Una situazione molto complessa, dunque, che ci colloca tra le regioni non solo con meno abitanti in Italia, ma anche tra quelle più “vecchie”, vista l’età media che continua a lievitare. 
Tornando ai dati, dalla ricerca emerge che la flessione degli iscritti si è attestata sulle -1.807 unità nella scuola dell’infanzia, con annessa diminuzione delle sezioni (-79). Per l’effetto sono aumentati fino a 11 i centri lucani senza scuola dell’infanzia: ad Anzi, Calvello, Castelluccio Superiore, Castronuovo Sant’Andrea, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese e Trivigno si sono aggiunti Cirigliano, Missanello e Oliveto Lucano. 
Nella primaria, invece, gli alunni in meno dal 2006-07 ad oggi sono 5.407, con -367 classi e 738 posti scomparsi (anche se c’è un +95 posti per il sostegno). I centri senza scuola sono passati da del 2006-07 (Calvera, Fardella e San Paolo Albanese) a 7, con l’aggiunta di Teana, Cirigliano, Castelluccio Superiore e Trivigno. 
Nella secondaria di primo grado il dato negativo per gli alunni è stato di -2.764, con 161 classi in meno e 448 posti di lavoro andati in fumo, parzialmente compensati da un +33 in fatto di posti di sostegno. Qui, però i centri senza scuola sono 13: Calvera, Ginestra, San Paolo Albanese, Cirigliano, Oliveto Lucano, Missanello, Fardella, Carbone, Teana, Castelluccio Superiore, Cersosimo, Guardia Perticara e Noepoli. 
Infine, la secondaria di secondo grado: -5151 alunni, -173 classi, -414 posti e + 236 posti di sostegno. Continuando così, nel giro di 10 anni, la popolazione scolastica di Basilicata rischia di scendere a circa 68mila unità. In conclusione, sono altrettanto emblematici i grafici elaborati da Costante sulle curve di tendenza di alcuni comuni: a Carbone il decremento di alunni è stato del -91,38%, mentre a Teana del -84,38. Considerata per aree geografiche, infine, la situazione non migliora: nell’Alto Bradano il -25,9, nella Montagna Materana il -31,5 e nel Mercure Alto Sinni il -27,31.
Piero Miolla

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