Una chiesa che cresce e si
rinnova. Quella pisticcese con la sua comunità, sabato ha vissuto un’altra
giornata di grazia spirituale con il Diaconato di Mattia Albano, un altro
figlio della propria terra. In tempi di crisi vocazionale, negli ultimi tempi,
4 ordinazioni sacerdotali, un Diaconato e altri giovani seminaristi prossimi al
traguardo, fatti importanti ed oltremodo significativi per la comunità
pisticcese.
Il rito per “la imposizione delle
mani e la preghiera conciliatoria” da parte di mons. Giuseppe Antonio Caiazzo,
nella chiesa della parrocchia di Sant'Antonio guidata dal parroco don Michele
Leone. Tempio gremito, come l’attigua piazza Umberto I dove era stato montato
un maxischermo per dare la possibilità a tutti di seguire il rito. Con la sacra
ordinazione diaconale, Mattia Albano entra a far parte di diritto del
Presbiterio diocesano di Matera. Presenti diverse autorità, tra cui il sindaco
Viviana Verri e altri membri della Giunta e del Consiglio comunale, il capitano
dei Carabinieri Massimo Cipolla, nuovo comandante della Compagnia di Pisticci,
i responsabili delle parrocchie locali, il responsabile del Seminario Vescovile
don Angelo Gioia e tanti sacerdoti e diaconi venuti da tutta la regione.
Nelle parole dell’Arcivescovo,
tutta la soddisfazione per la grandezza dell’evento: “Una grande comunità in
cammino, quella pisticcese, che si arricchisce sempre più di giovani che hanno
scelto di intraprendere la strada del Signore. Mattia è solo l’ultimo in ordine
di tempo. Presto altri ne verranno". Dall’Arcivescovo l’impegno di una
costante, forte vicinanza al neo diacono, a cui ha ricordato la difficile
missione che l’attende, da affrontare con il coraggio della fede.
Visibilmente commosso Mattia
Albano - ha spiegato la scelta che ha cambiato la sua vita: “Il Signore mi ha
riservato un grande dono ed io non posso che ringraziarlo, come ringrazio i
miei superiori, il mio Vescovo, la scuola che mi ha formato, la mia famiglia (anche
chi non c’è più) che ha condiviso questa mia scelta vocazionale, la scuola
Cantorum e don Michele Leone che mi ha aiutato in questo cammino e tutta la
comunità parrocchiale che mi ha sempre voluto bene”.
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