Rugby, il Camarda potrebbe giocare a Metaponto

Lo stadio comunale di Metaponto potrebbe diventare la nuova Casa del Rugby jonico. Il Comune di Bernalda ha pubblicato il bando per la riattivazione dell’importante struttura sportiva, attualmente inutilizzata, e la sua riqualificazione. La società locale del Camarda Rugby segue da tempo l’evolversi della situazione, e offrirà la sua adesione, supportata dal forte interessamento della Federazione rugbistica nazionale. Naturalmente, ci sarà da attingere a fondi specifici per lo sport, visto che, a occhio e croce, potrebbe essere necessario un cospicuo investimento di circa 300mila euro.

“Restiamo in attesa delle prossime mosse - afferma il presidente e allenatore dell’Asd Camarda Rugby Bernalda, Antonio Castano -. Nel frattempo, però, siamo senza stadio. Anche se, attualmente, ci stiamo allenando al Michele Lorusso di Bernalda, dove, però, non potremo disputare il campionato Under 16, per l’impossibilità di apporre i pali, obbligatori in quella categoria”. E in effetti il Camarda Rugby continuerà a occuparsi di settore giovanile e scolastico, proseguendo con la cura dei vivai Under 10, 12 e 14, i cui campionati partiranno verso la fine di ottobre.

“Quanto all’Under 16 - osserva Castano - stiamo valutando una proposta di collaborazione tecnica arrivataci dal Cus Potenza, che da anni fa tornei seniores, ma non dispone di un adeguato vivaio. Che potrebbe acquisire con la nostra adesione al loro marchio. Almeno per questa stagione. In tal modo i nostri ragazzi, pur giocando a Potenza, potrebbero partecipare al campionato interregionale del centro-sud, dal Lazio in giù”.

A livello scolastico, poi, il Camarda Rugby ha già attivato nuovi progetti con gli Istituti comprensivi di Bernalda e di Pisticci, e la novità della cosiddetta “Classe pilota”. “Adotteremo, sportivamente - aggiunge Castano - una terza elementare locale, e la seguiremo per un triennio, fino al suo approdo alla Scuola Media. Il tutto attraverso un progetto inserito nell’Offerta formativa della Scuola sotto l’egida della FederRugby”.

Angelo Morizzi