C’è un pizzico di Bernalda ai
Mondiali di volley in corso di svolgimento in Italia. Protagonista l’arbitro
jonico Rocco Petrozza, 48 anni, nel ruolo di Giudice di linea del più
importante e prestigioso torneo dedicato alla pallavolo. Petrozza ha finora
arbitrato gare di un certo spessore tecnico nei gironi di qualificazione, come
Usa-Serbia, Usa-Russia e Serbia Russia. I match più importanti, disputati nel
Palasport di Bari per il raggruppamento C. Ma potrebbe essere utilizzato anche
nella fase conclusiva del Mondiale, come la Final Six, che si giocherà a
Torino.
“Resto a disposizione della
Federazione fino alla fine della rassegna iridata - afferma Petrozza -. Sono al
mio secondo mondiale, dopo quello femminile, disputatosi, sempre in Italia, nel
2014. Ho partecipato, inoltre, a due World League di volley in rosa, dirigendo
più volte anche la Nazionale Italiana. Così come gli Europei Under 20 di
pallavolo maschile, nel girone di qualificazione, ospitato a Corigliano Calabro”.
Nel palmarès dell’arbitro di Bernalda ci sono pure le qualificazioni Euro
Volley Under 18 maschili di Martina Franca, con l’Italia, e la presenza a tutti
i campionati di serie A fino all’anno 2013. “Di rilievo - aggiunge Petrozza -
anche la mia presenza alla semifinale di Coppa Italia femminile tra
Foppapedretti e Asistel Novara e il quarto di finale scudetto, che opponeva
Taranto e Roma”.
Alla domanda se i Mondiali
producono, comunque, un’emozione particolare, il Giudice di linea lucano
risponde: “Certamente. Si tratta di un’esperienza agonistica del tutto
speciale. Diversa dalle altre competizioni. Fornisce molte soddisfazioni.
Essere in campo o negli spogliatoi con i campioni europei della Russia o i
campioni del mondo uscenti della Polonia, ti dà stimoli incredibili. Difficilmente
spiegabili. Per quanto mi riguarda sono felice di essere stato nuovamente
scelto nell’elite dell’arbitraggio globale come giudice di linea. Fiero di
rappresentare la Basilicata e Bernalda, da dove sono partito, seguendo l’antica
tradizione pallavolistica della mia cittadina d’origine”.
Angelo Morizzi
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