Riceviamo e, volentieri pubblichiamo,
la nota di Rocco Caramuscio sul presunto aumento delle tasse a Pisticci.
“Si trova sempre un buon motivo
che giustifica l’aumento delle tasse. Si potrà dire che è stato necessario per
evitare dissesti finanziari, per coprire le spese dei servizi o anche che in
realtà aumenti non ce ne sono stati.
Tutto quindi è rimandato al
momento in cui i cittadini dovranno mettere mano alla tasca. E’ il tempo in cui
le spiegazioni, i motivi, cadono di fronte all’evidenza.
Il Comune di Pisticci, a Marzo
2018, ha approvato il bilancio previsionale. Nell’occasione il Sindaco
dichiarò: “ …. essere riusciti ad
evitare il predissesto e il conseguente innalzamento di tutte le tasse, oltre
al taglio dei servizi, è un risultato di cui siamo assolutamente fieri.”
Provo a fare un ragionamento
toccando le varie categorie di cittadini.
Gli anziani con pensione sociale,
hanno potuto verificare sulla propria pelle che quest’anno, a differenza dei
precedenti, hanno pagato la Tari poiché questa Amministrazione ha ridotto le
esenzioni. In più tutti i limiti di esenzione sono stati modificati
determinando aumenti proprio alle famiglie meno agiate. Sappiamo inoltre, che
c’è stato un aumento dal 30 al 40% nel 2017 e che, a dispetto di quanto
promesso, non è stato nemmeno ridotto nel 2018. Quindi una stangata memorabile
per i cittadini pisticcesi.
Per le famiglie con ragazzi in
età scolare, le sorprese già annunciate, si traducono in incubo. Infatti, non
solo è stata aumentata la mensa scolastica (se ne è parlato tanto), ma con la
delibera 22/2018 di Giunta, è stato aumentato il costo del trasporto scolastico
da 5 a 10 euro.
Nella stessa delibera sono state
definite le tariffe per il servizio d’illuminazione votiva e per la colonia
estiva.
La presentazione di una semplice
dichiarazione di edilizia libera, è arrivata addirittura a costare 30€.
Ma anche la tassa di soggiorno,
in media nei definiti scaglioni, è raddoppiata.
Poi ha dato il suo contributo il
Governo attuale Lega-5S che, tra i ritocchi di Giugno e quelli sanciti dal
primo Ottobre, ha aumentato del 14,1% la bolletta della luce e del 14,3% quella
del gas.
Non è facile fare un’ipotesi di
quanto pesi tutto questo sulle famiglie. Da un calcolo approssimativo non meno
di 250€ in più all’anno.
Anche in merito alla qualità dei
servizi, non aggiungo nulla di più di quanto ogni singolo pisticcese può
costatare di persona.
Forse c’è da rivedere la
strategia che porta a definire il bilancio comunale.
Per noi pisticcesi, credo, si
possa ottenere un beneficio facendo attenzione ad alcune cose.
Evitare di fare affidamenti
diretti a professionisti e imprese per importi che si aggirano sotto la soglia
dei quarantamila euro. Un po’ di sana concorrenza non guasta, riduce i costi e
fa bene alla trasparenza.
Anche le sponsorizzazioni, i
patrocini dovrebbero essere meglio ponderati.
Solo un esempio che non vuole
essere esaustivo: bisognerebbe valutare bene l’effettiva necessità di assegnare
a pioggia posizioni organizzative che sono costate circa 70 mila euro nel 2017
e altrettanto nel 2018.
Insomma c’è una tecnica che non
peggiora la qualità dei servizi e, contemporaneamente, consente di ridurre le
entrate fiscali. E’ quella di ridurre le uscite superflue. Ma comporta impegno,
pazienza e umiltà nel confrontarsi con la comunità.
Possiamo tutti raccontare la
nostra verità, ma la realtà sfugge dall’interpretazione. I fatti non cambiano
con le chiacchiere e in questo caso sono le tasse che ci travolgono e ci
ricordano che il cambiamento è sì in atto. Ma dove ci porterà?”
Rocco Caramuscio
Italia in Comune Pisticci
Nessun commento:
Posta un commento