Riceviamo e, volentieri,
pubblichiamo la nota di seguito riportata a firma del primo cittadino di
Bernalda, Domenico Tataranno.
“Era il 17 settembre 2017 quando,
a Marina di San Foca, lido La Terrazza, abbiamo concepito un sogno: regalare
alla nostra comunità uno stabilimento balneare inclusivo, attrezzato anche per
coloro che non hanno la fortuna di essere autosufficienti. Da quel giorno
abbiamo lavorato affinché quel sogno si realizzasse a Metaponto per consentire
a tutti di godere appieno del nostro splendido mare, peraltro insignito
quest’anno della Bandiera blu. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma ci
credevamo ed abbiamo intrapreso l’iter che speravamo ci portasse al
raggiungimento dell’obiettivo. Quel giorno, a Melendugno, avevamo incontrato
Gaetano Fuso, ex poliziotto affetto da Sla ed ideatore del primo lido d’Italia
attrezzato per i diversamente abili, che collaborava anni fa alla gestione del
lido della Polizia di Stato a Metaponto. Abbiamo così pensato di richiedere
proprio quello stabilimento alla Polizia di Stato, che, per dare impulso al
progetto, in tempi record ha rinunciato alla concessione cedendo il bene allo
Stato che, altrettanto rapidamente, lo ha ceduto alla Regione.
Proprio in Regione, nello
specifico nell’Ufficio del Demanio marittimo la procedura si è arenata,
nonostante le nostre continue sollecitazioni. Con una nota congiunta indirizzata
alla Regione, a firma dei Comuni di Costa del Metapontino, della Coordinatrice
Regionale del Tribunale del Malato e del Presidente ANFFAS ONLUS, abbiamo con
forza denunciato il ritardo nell’evadere le richieste avanzate. Speravamo
ancora, infatti, di realizzare, già per l’estate 2018, il sogno dei tanti
ragazzi che sono costretti ad andare al mare fuori Regione, oppure a restare in
casa. Ancora una volta, però, abbiamo ottenuto silenzio.
Oggi, a distanza di un anno,
resta il rimpianto per non aver mantenuto una promessa, ma resiste, al
contempo, la voglia di non arrendersi di fronte all’immobilismo della
burocrazia e continuare a combattere in ogni sede e fino all’ultimo! Il
pensiero va a Roberto, Stefano, Gaetano e a tutte le persone speciali come loro
che ci hanno dato una indimenticabile lezione di vita. “Il tempo della politica
non è compatibile con il nostro” aveva detto quel giorno Gaetano. Non volevamo
credergli e per questo continuiamo a combattere insieme a loro questa battaglia
di diritti negati.
Questo, come altri casi in cui
siamo costretti a scontrarci con questa atavica lentezza, spiega perché la
gente non ne può più, perché continuano a nascere movimenti che si oppongono
alla vecchia politica, perché le persone migliori si allontanano dalla nostra
regione e dai suoi uffici.
Vogliamo risposte, soluzioni,
tempi rapidi, certezze. Non possiamo aspettare, non possiamo più permettere che
i sogni rimangano chiusi nei cassetti di un ufficio polveroso, imbrigliati tra
i cumuli di carte ingiallite dal tempo. Riprendiamoceli quei sogni e facciamoli
diventare realtà”.
Domenico Tataranno
Sindaco di Bernalda
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