“Sono bastati 3 anni di
Amministrazione Marrese per farci sottrarre il distaccamento dei Vigili del
Fuoco”. La denuncia arriva da Leonardo Giordano, consigliere comunale di
“Insieme per Montalbano”, sindaco del centro jonico all’epoca dell’apertura
dell’avamposto dei pompieri. Il distaccamento venne istituito il 25 giugno del
2007: divenne operativo il successivo 30 luglio e, nei primi 3 mesi di
attività, fece registrare più di 200 interventi a sostegno dei Vigili del Fuoco
permanenti di Policoro. Il distaccamento, allocato in un manufatto di due piani
nella zona Artigianale del quartiere “Montesano” messo a disposizione gratuita
dal Comune dell’allora sindaco Giordano, adesso è stato soppresso.
“C’erano
voluti 2 anni e mezzo di lavoro intenso, insieme al comandante provinciale
Emanuele Franculli, prossimo comandante regionale, al sottosegretario
all’Interno, Alfredo Mantovano, per ottenere questo servizio utilissimo alla
comunità – ha ricordato l’ex sindaco -. Adesso apprendiamo che ne è stata
decretata la soppressione: c’erano voluti più di 40 anni per far ritornare i
Vigili del Fuoco a Montalbano Jonico, ne sono bastati 3 degli attuali
amministratori per perderlo”. Ma perché è stato soppresso? Giordano non mostra
dubbi:
“Dicono che sia stato il comando a decretarne la soppressione in favore
del mantenimento di quello di Tinchi. Quello di Montalbano è nato prima di
quello di Tinchi. Sin dal primo momento il Comune di Pisticci aveva dimostrato
di non gradire la scelta a favore di Montalbano Jonico ed aveva operato per
ottenere un distaccamento anche su quel territorio. In verità l’attuale
Amministrazione comunale aveva ignorato l’esistenza di una struttura così
importante. Si dimenticò persino di festeggiarne il decennale il 30 luglio
2017. A conferma della loro disistima nei confronti di questo servizio se lo
sono lasciati soffiare senza colpo ferire e, soprattutto, senza darne notizia
quando forse ancora si faceva in tempo a rimediare. Si difendono dicendo che,
essendo diventati permanenti i volontari, adesso non ci sono volontari e si
riaprirà quando ne saranno addestrati altri. Ma cosa ha fatto l’Amministrazione
comunale per preparare questa scadenza senza che si arrivasse alla condizione
di mancanza di volontari per tenere in vita la struttura? Come si è attivata in
precedenza per evitare tale circostanza rivelatasi decisiva e deleteria?”, ha
concluso l’ex sindaco.
Piero Miolla
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