venerdì 16 novembre 2018

Flovilla, Federanisap: "Prima di autorizzare centri convenzionati la Regione si faccia due conti"

 
“Perché la Regione Basilicata ha autorizzato il centro dialisi di Policoro senza valutarne le conseguenze sulla spesa? A mio parere, infatti, doveva sapere che in questo modo la stessa sarebbe aumentata. Allo stesso tempo, però, mi viene da dire che pure Vincenzo Basentini, prima di rendere operativa la sede decentrata di Policoro, avrebbe dovuto considerare che il suo fabbisogno sarebbe aumentato”. 
Via Anzio e i centri dialisi privati, dunque, potrebbero essere due facce della stessa medaglia. Almeno stando al ragionamento messo in atto da Antonio Flovilla, già consigliere regionale ed attuale vice presidente nazionale di Federanisap, la federazione di tutte le associazioni regionali che si occupano di sanità privata ambulatoriale, convenzionata e non. “A livello generale – ha spiegato Flovilla – almeno ab origine le prestazioni della dialisi non avrebbero dovuto essere incluse nelle previsioni dell’articolo 25 della legge 833-78, cioè tra le prestazioni ambulatoriali, ma, come avviene in altre regioni, trattate da una normativa a parte. La dialisi, infatti, pur non essendo una prestazione salvavita in assoluto, rientra tra i trattamenti cronici che bisogna assicurare ai cittadini. Se non fa la dialisi, come è noto, colui chi ne ha bisogno dopo 15-20 giorni muore”. 
A conferma di ciò, Flovilla ha aggiunto che “nelle altre regioni hanno normato con legge regionale questa tipologia di prestazione, per cui i centri dialisi privati, pur avendo una serie di obblighi, non hanno tetti di spesa. In Basilicata, invece, per tutta una serie di motivi che non sto qui ad elencare, la normativa per questo settore non è stata elaborata”. Morale della favola? “In assenza della disponibilità di fondi per fare nuove convenzioni è stato disposto un tetto di spesa per la dialisi, calcolato sulla spesa storica”. Sin qui i cenni per così dire normativi. 
Flovilla, poi, ha anche spiegato che “fino a quando il centro è stato solo quello di Potenza, il budget è stato più che sufficiente. Nel momento in cui, però, è stata autorizzata la sede decentrata di Policoro, che non è un ambulatorio normale ma una sede che ospita pazienti cronici, la spesa è aumentata. Per questo mi permetto di dire che via Anzio avrebbe dovuto farsi due conti”. Flovilla ha poi concluso sottolineando che “forse chi ha il compito di assumere determinate decisioni piuttosto che limitarsi a far le pulci autorizzative, dovrebbe soprattutto rendersi conto di quali sono, invece, i bisogni e anche le competenze dei vari centri. Prima di autorizzare devo capire cosa quel centro deve fare. Invece in questa regione ci si ferma ad altro”.
Piero Miolla 

Nessun commento:

Posta un commento