martedì 27 novembre 2018

Importante iniziativa benefica a Bernalda.



Il pasto della fraternità, organizzato dalla Parrocchia Mater Ecclesiae di Bernalda, guidata da don Pasquale Giordano, ha raggiunto il suo scopo. Quello di raccogliere attorno a una grande tavolata imbandita, decine di poveri del luogo, singoli o nuclei familiari in stato di bisogno, per trascorrere assieme un sereno momento di convivialità e di condivisione dei bisogni. L’iniziativa, inserita nella Giornata mondiale dei Poveri 2018, proclamata da Papa Francesco, si è svolta nel salone parrocchiale di viale della Resistenza. Coinvolgendo numerosi volontari della Caritas interparrocchiale e dell’Azione Cattolica.
Oltre al pasto collettivo in parrocchia, era possibile aderire anche ospitando, privatamente, presso le proprie abitazioni, adulti e bambini bisognosi. Oppure consegnando, nelle loro dimore, appositamente segnalate o conosciute, vari tipi di prodotti alimentari. Soddisfatto della riuscita dell’iniziativa benefica don Giordano, che da tempo, in verità, sta pensando di dotare anche Bernalda, di una Mensa per i poveri. Da allocare proprio all’interno di quei locali che hanno ospitato il Pasto di Fraternità. Un’idea sviscerata da tempo e che, con molta probabilità, superate le normali problematiche di attuazione, potrà vedere la luce anche in tempi piuttosto brevi.
Il pasto della fraternità sembra essere stato una sorta di prova generale, per monitorare la funzionalità dei locali del salone parrocchiale che, dopo la realizzazione e la conseguente inaugurazione del nuovo auditorium, potranno essere utilizzati in modo diverso. Fornendo cioè ospitalità all’agognata Mensa dei poveri. In grado di fare il paio con un’altra meritoria istituzione territoriale, sempre in carico della parrocchia “Mater Ecclesiae”: la Casa di Accoglienza Santa Marta che, da qualche anno, su iniziativa del compianto monsignor Domenico D’Elia, offre ristoro e residenzialità a soggetti in stato di bisogno. Avvalendosi della collaborazione di un’associazione preposta e di numerosi volontari.
Angelo Morizzi

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