“Come sono stati avvisati i
cittadini e gli agricoltori? Solo con la pubblicazione sull’albo pretorio? Che
fine ha fatto il progetto di messa in sicurezza della discarica La Recisa?” Sono
i quesiti posti dal coordinatore provinciale di Matera di Sinistra Italiana,
Giuseppe Miolla che, preso atto dell’ordinanza emessa dal sindaco di Pisticci,
Viviana Verri, con la quale è stato disposto l’immediato “divieto di prelievo,
captazione, attingimento e utilizzo a qualsiasi scopo delle acque provenienti
dai corsi d’acqua denominato fosso Chiobica e fiume Cavone”, li ha postati sul
suo profilo Facebook.
La decisione della Verri, si
legge nell’ordinanza, è stata determinata dalla necessità di “scongiurare
conseguenze e compromissione delle condizioni igienico-sanitarie” in seguito ad
uno sversamento dal "pozzetto in uscita del depuratore delle acque meteoriche
(fosso di guardia denominato S3) della discarica di contrada La Recisa, sulla
scorta di un verbale redatto il 9 novembre”. Sversamento in seguito al quale “potrebbe
essersi verificato un superamento del livello delle concentrazioni soglia di
contaminazione”.
La discarica, va ricordato, è
gestita dalla Teknoservice e dovrà essere proprio il gestore a porre in essere
tutte le procedure di prevenzione previste dalla legge. Nelle more, però, Palazzo
Giannantonio ha ritenuto “cautelativamente e con sollecitudine di vietare di
captare e di utilizzare a qualsiasi scopo, le acque provenienti dai corsi d’acqua
potenzialmente inquinate per scongiurare conseguenze e compromissione delle
condizioni igienico–sanitarie”.
Piero Miolla
Nessun commento:
Posta un commento