Un'opera d'arte inconsapevole. La
cui creazione è ascrivibile in parti uguali alla mano dell'uomo, all'incuria e all'azione
delle intemperie. A Marconia, in via Napoli, sono state create le strisce
pedonali con la buca o, se si vuole capovolgere la prospettiva, la buca con le
strisce.
Se non fosse un paradosso,
sarebbe divertente.
I residenti riferiscono che
quelle strisce pedonali sono state rifatte appena la settimana scorsa.
Considerando che non piove da fine ottobre è facile ipotizzare (possiamo solo
fare questo, anche perché dare certe cose per scontate nella nostra comunità è
complicato: non sia mai qualcuno si offende!) che la buca esistesse già prima
di rifare il look alla segnaletica orizzontale. E' mai possibile che a nessuno
sia venuto in mente di eliminare la buca prima di procedere al rifacimento
delle strisce?
Il paradosso è ancora più
evidente considerando che parliamo, appunto, di strisce pedonali.
Cosa sono? La sappiamo tutti, ma
se qualcuno dovesse avere vuoti di memoria, ecco la definizione di Wikipedia:
"Un attraversamento pedonale (anche chiamato strisce pedonali o zebre) è
una parte della carreggiata di una strada dedicata al transito dei pedoni da un
lato all'altro lato della carreggiata stessa (generalmente per raggiungere il
marciapiede sul lato opposto)”.
Ebbene, in via Napoli abbiamo uno
spazio riservato ai pedoni (le strisce appunto), i quali, però, essendoci la
buca potrebbero anche inciampare e riportare danni. Insomma, da un lato si
assicura ai pedoni un attraversamento privilegiato, dall’altro, però, gli si “regala”
una bella insidia.
Morale della favola? Forse, per i
pedoni, sarà meglio cercare altre vie meno insidiose.
Piero Miolla
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