E’ stata consegnata la lettera
aperta al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, contro la
legge “truffa” sul federalismo differenziato, con la richiesta di sospendere le
procedure promosse dalla Regione Veneto e da altre regioni del Nord e sostenute
dal Governo.
“La decisione – si legge in una
nota di Basilicatachiama - deve rispettare i dettati costituzionali e tornare
alla responsabilità del Parlamento. Cosa faranno i parlamentari lucani?”
La società civile, intanto, si
organizza. Mercoledì 14 novembre assemblea generale dei movimenti, delle
associazioni e delle forze sociali e politiche: “Inizia la Costituente di
Basilicatachiama con l’obiettivo di dare vita ad una forte coalizione
elettorale costruita dal basso.
Frattanto, si è svolto come
annunciato questa mattina in piazza Vittorio Veneto il volantinaggio contro “la
secessione dei ricchi” che alcune regioni del Nord Italia (con in testa il
Veneto, seguita da Lombardia, Emilia Romagna e altre) stanno tentando, e che il
Governo starebbe predisponendosi a consentire approvando le norme sul “federalismo
differenziato”.
“Mentre era in corso il
volantinaggio – recita la nota degli organizzatori - la lettera aperta è stata consegnata
al presidente del Senato per il tramite degli Uffici di Polizia del
Commissariato di Matera, che ringraziamo.
Nella lettera, oltre che
sottolineare i gravissimi rischi per la Basilicata e per tutte le regioni
meridionali che verrebbero dall’approvazione dei provvedimenti annunciati, si
avanzano due richieste precise. La prima è la sospensione delle procedure
approvative almeno fino a quando non saranno definiti i Lep (Livelli Essenziali
di Prestazione) che il Parlamento avrebbe dovuto definire da ben 17 anni, come
ha più volte sottolineato la Corte Costituzionale, e che dovrebbero definire
gli standard minimi garantiti a tutti i cittadini italiani in materia di
servizi e diritti.
La seconda è la richiesta che la
materia torni alla responsabilità del Parlamento, che ha il dovere di
esprimersi su una vicenda tanto delicata da non poter essere lasciata alle
decisioni solo dell’esecutivo.
Nella lettera aperta i due
firmatari (Nicola Manfredelli e Gianni Fabbris) fanno appello alla sensibilità
del presidente Casellati perché si faccia carico della questione e si annuncia
l’intervento presso i Parlamentari eletti in Basilicata perché si esprimano”.
Nella conferenza stampa seguita
al volantinaggio, Manfredelli ha annunciato che “nella giornata di domani al
termine dell'incontro in Prefettura, a Potenza, verrà diffuso il messaggio
rivolto ai parlamentari lucani perché dicano cosa intendono fare, se intendono
fare qualcosa, per tutelare gli interessi dei lucani che sarebbero vittime di
un vero scippo e di un provvedimento truffa nei loro confronti se passasse il
disegno annunciato dal Governo in carica.
Serve una forte mobilitazione
sociale e serve il pieno coinvolgimento di tutte le forze sociali, dei
movimenti, delle realtà associative libere per contrastare il disegno di
espropriare ancora una volta il Sud di diritti e di futuro.
Una mobilitazione tanto più
urgente quanto più è chiara la necessità di scendere in campo direttamente”.
Gianni Fabbris, chiamando a
raccolta la società civile lucana, ha sostenuto: “La possibilità che le
Basilicata esca dalla crisi drammatica in cui è precipitata per le
responsabilità dei governi regionali e nazionali che si sono succeduti in
questi ultimi decenni e che ancora tengono schiacciate le prospettive per il
futuro, sta nelle nostre mani; decisivo sarà il ruolo di quella parte di
società civile che quotidianamente e da tempo si impegna in autonomia e
indipendenza a garantire i diritti sociali, ambientali, al lavoro e di
democrazia delle nostre comunità”.
BASILICATACHIAMA annuncia, così,
che il 14 novembre a Potenza, nella Sala del Seminario, è in programma l’assemblea
fondativa della costituente dell’Alleanza Sociale per il Polo Elettorale
alternativo a centrodestra, centrosinistra e oltre il Movimento Cinque Stelle.
Un percorso che viene dopo mesi
di incontri e iniziative, convocato da un documento/appello all’unità
pubblicato in rete alla pagina www.basilicatachiama.it e che ha l'obiettivo
dichiarato di aprire un percorso da chiudere entro due settimane aperto a tutti
coloro che vorranno contribuire a unificare gli sforzi per l’alternativa
elettorale.
Un percorso dal basso che, dopo
essersi ritrovato nel documento di intenti pubblicato in rete da
Basilicatachiama, ha obiettivi chiari: entro 15 giorni dalla partenza sarà
siglato in assemblea pubblica l’accordo sul programma elettorale, la
composizione delle liste, la natura e il carattere dell’alleanza sociale e la
persona che sarà chiamata a guidarla nella prossima competizione elettorale per
le regionali.
Un percorso plurale e
diversificato, non ideologico ma fortemente di governo e di alternativa, senza
primogeniture di sedicenti generali autoproclamati, chiaro e cristallino, senza
strumentalismi e tatticismi, senza scorciatoie che mette al centro i contenuti:
sud, ambiente, diritti, lavoro, giovani, solidarietà, futuro, alternativa al
modello della consociazione e del nepotismo che ci è stato fin qui imposto.
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