martedì 6 novembre 2018

A Bernalda il bilancio economico della festa di San Bernardino da Siena



Consuntivo felice in termini di partecipazione e devozione popolare. Meno buono sul piano dei conti. La Festa di San Bernardino da Siena, rinnovata nella sua conduzione dirigenziale, fa i conti in bilancio e li presenta, per la prima volta, in un’affollata assemblea pubblica, nell’auditorium comunale. Un passivo finale di 4mila 813 euro, a fronte di 85mila 918 euro di entrate e 90mila 731 in uscita. Ingenti, circa 10 mila euro, le spese per la sicurezza, obbligatorie dopo il decreto Gabrielli. Oltre la metà del budget, invece, è stato garantito dalla ricca lotteria, che metteva in palio automobili e moto. Importante anche il sostegno del Comune di Bernalda che, con circa 14mila euro, ha contribuito a sostenere la Festa, oltre a garantire, grazie ai fondi regionali, provenienti dalla Comunità europea per gli spettacoli, il Concerto in piazza di Arisa. E poi la solita, generosa contribuzione popolare, con la storica questua, legata anche alla lotteria, mentre 17mila 600 euro, sono arrivati da donazioni e sponsorizzazioni. Mentre, per il Corteo storico, le spese sono state ridotte al minimo, appena 2mila euro.
Visto che i quattro gruppi storici locali hanno sfilato gratuitamente e gli altri sono stati pagati attraverso contribuzioni volontarie o sponsor. Nella circostanza è stata presentato ufficialmente il nuovo assetto direttivo della Festa. Trasformatosi da Comitato in Associazione. Alla presidenza Luis Antonio Troiano, col vice Emanuele Scardillo. Tesoriere Angelo Follino. Segretario Antonio Perrone. Alla presidenza onoraria Nicola Dommarco. Consiglieri Lucio Battifarano, Biagio e Massimiliano Bonora, Saverio Careccia. Consulente generale Mario Carbone. Al coordinamento il materano Francesco Loperfido, già in capo, per alcuni anni, del Comitato Festa della Bruna di Matera. Responsabili religiosi i parroci di San Bernardino don Mariano Crucinio e don Giuseppe Lavecchia. Quest’ultimo ha rilevato “che l’associazione ha costruito la Festa su un impianto già collaudato. In un anno che può essere considerato di transizione”. Invitando i bernaldesi “ad essere propositivi piuttosto che polemici”. E annunciando che “si investirà di più sulle attività culturali, da diluire nel corso dell’anno solare. Mantenendo uno standard di qualità alto. Per evitare che la festa si trasformi in una sagra”.
L’assessore al Turismo, Domenico Calabrese, ricordando lo sforzo economico profuso dal Municipio, ha ricordato “che la Festa è patrimonio di tutti i cittadini”. Don Mariano Crucinio ha invece invitato a “riscoprire l’anima religiosa dell’evento bernardiniano”, mentre Nicola Dommarco, che per 43 anni ha diretto il Comitato, ha chiosato: “La Festa parte da una fede consolidata e da un amore viscerale per il popolo. I giovani che mi succedono sono dotati di coraggio e umiltà”. Consigliando “di non rimanere succubi delle lotterie, perchè il vero motore di San Bernardino, resti il popolo, che si esprime, da sempre, attraverso la questua”.
Angelo Morizzi

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