Consuntivo felice in termini di
partecipazione e devozione popolare. Meno buono sul piano dei conti. La Festa
di San Bernardino da Siena, rinnovata nella sua conduzione dirigenziale, fa i
conti in bilancio e li presenta, per la prima volta, in un’affollata assemblea
pubblica, nell’auditorium comunale. Un passivo finale di 4mila 813 euro, a
fronte di 85mila 918 euro di entrate e 90mila 731 in uscita. Ingenti, circa 10
mila euro, le spese per la sicurezza, obbligatorie dopo il decreto Gabrielli.
Oltre la metà del budget, invece, è stato garantito dalla ricca lotteria, che
metteva in palio automobili e moto. Importante anche il sostegno del Comune di
Bernalda che, con circa 14mila euro, ha contribuito a sostenere la Festa, oltre
a garantire, grazie ai fondi regionali, provenienti dalla Comunità europea per
gli spettacoli, il Concerto in piazza di Arisa. E poi la solita, generosa
contribuzione popolare, con la storica questua, legata anche alla lotteria,
mentre 17mila 600 euro, sono arrivati da donazioni e sponsorizzazioni. Mentre,
per il Corteo storico, le spese sono state ridotte al minimo, appena 2mila
euro.
Visto che i quattro gruppi
storici locali hanno sfilato gratuitamente e gli altri sono stati pagati
attraverso contribuzioni volontarie o sponsor. Nella circostanza è stata
presentato ufficialmente il nuovo assetto direttivo della Festa. Trasformatosi
da Comitato in Associazione. Alla presidenza Luis Antonio Troiano, col vice
Emanuele Scardillo. Tesoriere Angelo Follino. Segretario Antonio Perrone. Alla
presidenza onoraria Nicola Dommarco. Consiglieri Lucio Battifarano, Biagio e
Massimiliano Bonora, Saverio Careccia. Consulente generale Mario Carbone. Al
coordinamento il materano Francesco Loperfido, già in capo, per alcuni anni,
del Comitato Festa della Bruna di Matera. Responsabili religiosi i parroci di
San Bernardino don Mariano Crucinio e don Giuseppe Lavecchia. Quest’ultimo ha
rilevato “che l’associazione ha costruito la Festa su un impianto già
collaudato. In un anno che può essere considerato di transizione”. Invitando i
bernaldesi “ad essere propositivi piuttosto che polemici”. E annunciando che “si
investirà di più sulle attività culturali, da diluire nel corso dell’anno
solare. Mantenendo uno standard di qualità alto. Per evitare che la festa si
trasformi in una sagra”.
L’assessore al Turismo, Domenico
Calabrese, ricordando lo sforzo economico profuso dal Municipio, ha ricordato “che
la Festa è patrimonio di tutti i cittadini”. Don Mariano Crucinio ha invece
invitato a “riscoprire l’anima religiosa dell’evento bernardiniano”, mentre
Nicola Dommarco, che per 43 anni ha diretto il Comitato, ha chiosato: “La Festa
parte da una fede consolidata e da un amore viscerale per il popolo. I giovani
che mi succedono sono dotati di coraggio e umiltà”. Consigliando “di non
rimanere succubi delle lotterie, perchè il vero motore di San Bernardino, resti
il popolo, che si esprime, da sempre, attraverso la questua”.
Angelo Morizzi
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