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Il 4 dicembre 2018, l’IPSEOA di
Marconia, sede coordinata dell’I.I.S. “G. Fortunato” di Pisticci, ha ospitato
un evento straordinario dal punto di vista tecnico-professionale ma anche da
quello emozionale. Sono infatti intervenuti, in un laboratorio appositamente allestito
nell’Auditorium dell’l’ITAA, due esponenti di rilievo nel panorama della
ristorazione italiana: gli chef Rossanina del Santo e Antonio Ciotola che hanno
incontrato gli studenti dell’indirizzo di ENOGASTRONOMIA dell’Istituto
Alberghiero, con il patrocinio della F.I.C. e del Dipartimento Solidarietà
Emergenze Basilicata.
Eccellenti professionisti nel
loro campo, molto apprezzati a livello nazionale, entrambi gli chefs hanno
dovuto superare durissime prove nella loro vita e il racconto delle loro
esperienze ha stupito, in qualche
momento divertito ma, più spesso, ha
emozionato.
La toscana Rossanina del Santo,
nota con lo pseudonimo di Maga Merletta, è uno scricciolo di donna con un
sorriso contagioso e una forza straordinaria; affetta fin da piccolissima da
una grave malattia autoimmune, ha dovuto superare diverse difficoltà, riuscendo
a vincerle ma diventando intollerante a quasi tutti i componenti degli alimenti
che abitualmente mangiamo.
I suoi problemi alimentari e la
grande passione per la cucina l’hanno fatta diventare una delle maggiori
esperte di intolleranze, portandola a creare “magiche ricette” rivolte a tutti
quelli che hanno i suoi stessi problemi, con uno sguardo particolare verso i
bambini. Molto attiva anche sui social, ha fatto della sua difficoltà una
missione, perché, facendo sua una frase di Sant’Agostino, “ogni sofferenza
condivisa si dimezza e ogni gioia condivisa si raddoppia”.
Antonio Ciotola, chef napoletano dalla
parlantina sciolta e dalla battuta facile, ha perso totalmente la vista anni
fa, per lo scoppio di un petardo a Capodanno. Noi, però, l’abbiamo visto
affettare, tagliare, sfilettare con una velocità ed una precisione
impressionanti. Descritto come “lo chef con gli occhi nelle mani”, ha
intrattenuto una platea di ragazzi che lo osservavano stupiti e attenti per la
maestria con cui eseguiva le sue preparazioni e, nello stesso tempo,
ascoltavano rapiti le sue spiegazioni, i suoi consigli e i suoi aneddoti densi
di battute di spirito, con il suo bellissimo accento napoletano. Durante la sua
esibizione, con l’aiuto dei suoi collaboratori, ha preparato in pochissimo
tempo una carbonara, un filetto di lombo e un dessert senza mai smettere di
raccontare le sue esperienze e di come la vita può riprendere vigore anche dopo
una disgrazia che, invece di trasformarti in un disabile, ti apre prospettive
diverse ma ugualmente esaltanti e gratificanti. Il suo motto è “Quann bbuon
bbuon, chiù nnir ‘ra mezzanott ’n pò
vvnì”, perché la “pillola della guarigione” è l’ottimismo.
Gli studenti dell’IPSEOA hanno
avuto la fortuna di conoscere due persone realmente appassionate della vita,
che hanno saputo trasformare gli ostacoli in splendide opportunità e il cui
desiderio principale è quello che le loro esperienze siano condivise
soprattutto tra i ragazzi che si apprestano a fare dell’arte della cucina il
proprio lavoro. L’Istituto Alberghiero, ringrazia quanti hanno reso possibile
l’iniziativa, il Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “G. Fortunato”, prof.
Francesco Di Tursi, il DSE Basilicata, la F.I.C. e il prof. Francesco Rosafio, ma soprattutto
ringraziamo tutti i ragazzi che, con la loro presenza attenta e partecipativa,
hanno dimostrato, una volta di più, come questa Scuola sia un punto di riferimento
importante di tutto il territorio, per come sa coniugare la crescita formativa
degli studenti con il mondo delle esperienze lavorative e umane.
Prof.ssa Barbara Mitola
Docente
dell’IPSEOA-Marconia
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