giovedì 20 dicembre 2018

Al Ferrandina sta stretto il pareggio con la Murese



Un pareggio che sta stretto al Ferrandina, quello incamerato domenica scorsa, nella gara casalinga di Bernalda contro la Murese. Per il tecnico Emanuele Finamore le recriminazioni non finiscono mai: “Partirei dall’arbitraggio negativo - dice il tecnico -. Non è la prima volta che gli arbitri ci danneggiano. Era già accaduto la domenica precedente a Moliterno, dove pure avevamo vinto. Purtroppo dobbiamo fronteggiare una classe arbitrale che lascia molto a desiderare. Quanto alla partita con la Murese, abbiamo pagato un quarto d’ora di calo, in cui i nostri avversari hanno segnato. Pareggiando i conti. Per il resto strameritavamo di vincere. Quanto al mercato lasciamo una porta sempre aperta. Anche se la nostra società non ha grandi mezzi economici per sferrare colpi a sensazione. Devo accontentarmi e saper gestire le emergenze, tra squalifiche e infortuni. Sperando che il nuovo stop fisico subìto da Luca Musillo non sia grave. Comunque rimaniamo concentrati. Domenica, prima della sosta, arriva il derby casalingo con Montescaglioso”.
Costretto a uscire anzitempo dal campo anche il giovane attaccante Mamadou Kebbeh: “Nei giorni precedenti al match con la Murese - afferma - avevo sentito un dolore all’addome. Sono comunque sceso in campo lo stesso, ma dopo dieci minuti faticavo a respirare bene, per cui ho chiesto di essere sostituito. Il Ferrandina può fare sicuramente di più. Siamo necessitati a cercare la vittoria, specie nelle partite interne. Anche il pareggio con la Murese fa muovere la classifica, ma conquistare i tre punti sarebbe stato molto importante in chiave salvezza. Va pure detto - prosegue Kebbeh - che l’arbitro ci ha danneggiati parecchio, espellendo per una presunta doppia simulazione il nostro attaccante Fausto Dametti. Il signor Giordano di Matera poteva anche decidere di non assegnare il rigore, ma ha sbagliato clamorosamente ad ammonire in due occasioni Dametti”. Relativamente al mercato Kebbeh aggiunge: “Abbiamo cambiato molto. Ma io resto volentieri al Ferrandina”.
Angelo Morizzi

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