È in corso, in tutta Italia e in
tutta Europa, la Special Olympics European Basketball Week 2018, una settimana
dedicata alla pallacanestro che riunisce in squadre miste atleti con e senza
disabilità intellettive sotto il segno dell'inclusione. Dopo la tappa di
Potenza organizzata dal Team Sinisgalli anche Venosa è scesa in campo, presso
la palestra dell'Istituto "Ernesto Battaglini", per un incontro di
basket che ha visto impegnati insieme gli alunni dei teams dell’I.I.S.S.
“Battaglini”, dell’I.S.S.S. “Quinto Orazio Flacco” e dei “Padri Trinitari” di
Venosa. Sostenuta da FIBA Europa e Euroleague Basketball, la Special Olympics
European Basketball Week è giunta alla 15° edizione coinvolgendo 19.000
partecipanti in 35 paesi. Atleti con e senza disabilità intellettive, giocatori
con tutti i livelli di capacità sono protagonisti di partite ed incontri a
livello locale, regionale e nazionale per un totale di oltre 250 eventi
d’inclusione sotto il canestro.
Il Focus di quest’anno ruota
attorno al Basket Unificato 3×3 ed al Mini-Basket (under 14 anni) “Giocare e
crescere insieme” mentre il 3 dicembre siglerà la chiusura della settimana
europea della pallacanestro celebrando la giornata internazionale delle persone
con disabilità. Filippo Orlando, direttore regionale dello Special Olympics
Basilicata ci dice che “la Special Olympics European Basketball Week nasce con
l’obiettivo di coinvolgere il mondo della scuola allo Sport Unificato
attraverso la formazione di team composti da alunni con e senza disabilità
intellettive. Perché giocare insieme, nella stessa squadra, permette di
valorizzare il rispetto di ogni abilità rovesciando stereotipi e pregiudizi”.
“Questi incontri si sono chiusi con la vittoria dell’inclusione”, entusiasta il
dirigente del Battaglini Claudio Martino “del Fair Play sul mero risultato
sportivo, della valorizzazione delle differenze sull’omologazione”. Gli atleti
Special Olympics hanno fatto il loro ingresso in campo con lo striscione
#PlayUnified in apertura degli incontri per sottolineare lo spirito di comunione
e di amicizia.
“Oggi si è valicato il momento
sportivo per abbracciare una causa culturale importante” motiva Mimma
Carlomagno, dirigente scolastico del “Quinto Orazio Flacco”. “Il valore dello
sport è uno strumento in grado di unire le persone, con e senza disabilità
intellettiva. Ogni occasione o evento evidenziano come le abilità messe in
campo dai nostri atleti possono essere la giusta prospettiva nel vedere il
mondo con gli occhi dell’inclusione” ne è convinto Vito Campanale, direttore
del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari. Schierati in formazioni
miste, tutti gli atleti hanno dato, sotto la guida del Prof. Urbino Vincenzo,
piena dimostrazione di quanto lo sport possa essere lo strumento ideale per
abbattere stereotipi e preconcetti, ancora troppo spesso, legati alle persone
con disabilità intellettive.
Rosa Centrone
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