mercoledì 12 dicembre 2018

Fortunato, tecnico del Real Metapontino: "Soddisfatto della mia squadra"

Giuseppe Fortunato con il grande Franco Baresi
 
“Sono molto soddisfatto della prestazione della mia squadra: al momento siamo contati e contro una squadra molto forte come il Grumentum davvero non potevamo fare di più”. Nelle parole del tecnico del Real Metapontino, Giuseppe Fortunato, la soddisfazione per la prova fornita dalla sua squadra al Michetti contro una delle corazzate del torneo, il Grumentum appunto, passato per 1-0, ma anche la consapevolezza che, al momento, il Real non può competere contro le grandi del campionato. E’ anche, se non soprattutto, una questione numerica, oltre che di qualità. 
“In panchina – ha aggiunto Fortunato – avevo solo ragazzi del 2002: anche volendo, difficilmente avrei potuto cercare di cambiare la partita con alcune sostituzioni. E’ evidente, quindi, che qualcosa servirebbe, se non altro per avere qualche alternativa in più. Però, voglio ribadirlo a chiare lettere, ho vista la mia squadra viva e questo ovviamente non può che farmi piacere. Dalla settimana scorsa ho visto chiari segni di miglioramento e credo che l’andamento del match lo abbia confermato. A questo punto non rimane che continuare a lavorare: i ragazzi lo sanno ed io so che condividono la mia filosofia, che è quella del lavoro”. 
Poi, una disamina più concreta del match. “Direi che nel primo tempo le due squadre si sono fronteggiate soprattutto a centrocampo: noi abbiamo tenuto bene testa al Grumentum e nella ripresa, subito il gol, abbiamo cercato di prendere in mano le redini del match, di fatto riuscendoci senza correre troppi rischi. E’ ovvio che quando affronti una squadra così forte non solo dal punto di vista individuale, ma anche abbastanza maschia, tutto diventa più difficile”. Infine, l’ex capitano del Pisticci ha ricordato anche gli episodi avversi. “Abbiamo colpito una traversa con Diego Albano e, sempre con la nostra punta, ci siamo visti annullare un gol per motivi francamente incomprensibili”. 
Piero Miolla 

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