Di seguito l’intervento di Lino
Grieco, già assessore all’Ambiente del Comune di Pisticci, pubblicato sulla
pagina Facebook “Forum Democratico” in data odierna.
“La Regione Basilicata, con la
DGR n. 249 adottata il 23 marzo scorso, ha approvato 13 interventi per un
totale di 14,55 milioni di euro, utilizzando fondi del Patto per lo Sviluppo
della Basilicata (pari a 9,47 milioni di euro) e quelli rivenienti dal Piano
Operativo Ambiente (pari a 5,08 milioni).
Fra i 13 interventi previsti,
nessuno riguarda la discarica La Recisa di Pisticci, che come specificato in delibera
con altre due discariche, è già stata resa conforme alle disposizioni della
direttiva 1999/31/CE.
Occorre però precisare che, pur
essendo stati effettuati interventi funzionali e strutturali presso “La Recisa”
di Pisticci, tali da raggiungere i livelli di conformità previsti dalla
Direttiva, nel periodo successivo agli interventi, in seguito ad ordinanze regionali
e provinciali, si sono resi obbligatori trattamenti e smaltimenti, tanto da
prevedere il temporaneo abbancamento delle balle di sopra-vaglio presso la
sommità del bacino della discarica.
Tutto questo ha creato un sistema
di stress gestionale operativo alla piattaforma, tanto da determinare
provvedimenti contingenti, quali blocco dell’AIA, prescrizioni formulate da
ARPAB (verbale di Cd.S. dell’11.10.2016 e 01.02.2017), piano di
caratterizzazione, inoltre, con la DGM del Comune di Pisticci n. 71 del
31.03.2017, è stata prevista l’integrazione di piezometri nel piano di
caratterizzazione della Discarica La Recisa, per un valore di 17.080,00 (IVA
Compresa) alla Ditta Teknoservice (Determinazione n.13 del 28.03.2018).
Considerato che, il rinnovo
dell’AIA ed avvio dell’impianto, prevede azioni propedeutiche quali la bonifica
e lo smaltimento delle balle presenti sulla sommità, per un importo di circa un
milione di euro, si chiede quali azioni (atti documentati) sono state
intraprese, affinché, la discarica “La Recisa” del Comune di Pisticci
rientrasse fra discariche da bonificare e mettere in sicurezza.
Allo stato, non ci risulta siano
stati avviati progetti utili, per utilizzare questi finanziamenti o altri per
la messa in sicurezza, determinando un accumulo sconsiderato di percolato, con
possibili, quanto prevedibili, contaminazioni esterne (vedi Ordinanza Sindacale
n. 155) dopo le piogge intense di queste ultime settimane.
Considerato il continuo aumento
del costo della gestione dei rifiuti che si abbatte sulla popolazione, si
chiede, che fine abbia fatto il progetto 4.0 di DIFFERENZIAZIONE RIFIUTI CON
SENSORI A SPETTROMETRIA (valore € 4.650.000,00) che avrebbe consentito anche di
ridurre il numero di pattumelle per la differenziazione del rifiuto da cinque a
due e il progetto di COMPLETAMENTO DELL’ IMPIANTO DI BIOSTABILIZZAZIONE (valore
€ 850.022,00) progetti definitivi, già agli atti della Regione per un importo
totale di circa € 5.500.000,00 di Euro.
I progetti su menzionati
consentirebbero di mettere a reddito la discarica La Recisa, come piattaforma
per lo smaltimento dei rifiuti, gli eventuali introiti potrebbero abbattere il
costo della gestione dei rifiuti da ripartire tra i cittadini ma, vige il
disinteresse più totale si va avanti per inerzia sfruttando il vantaggio
introdotto dall’amministrazione Di Trani per il Comune di Pisticci di poter
smaltire ad un costo simbolico il percolato della discarica presso Tecnoparco,
senza nessuna progettualità che nel breve termine porti ad un ciclo virtuoso a
costo zero. Per questo e per i due anni e mezzo di “cambiamento” in peggio
l’attuale Amministrazione dovrebbe responsabilmente farsi da parte”.
Lino Grieco
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