mercoledì 5 dicembre 2018

Soddisfazione in casa Ferrandina per il ritorno alla vittoria



Una doppietta di Fausto Dametti e una rete di Luca Musillo hanno restituito al Ferrandina la gioia della vittoria, che mancava ormai da quasi due mesi. Battuto, sia pur con qualche sofferenza di troppo il Ripacandida, fanalino di coda del torneo di Eccellenza.
“E’ stata una partita difficile - osserva Dametti -. Sono contento della mia prestazione. Anche e soprattutto per i gol, che mi consentono di riprendere a segnare, dopo qualche tempo. Con il Ripacandida era uno scontro salvezza. Al di là della loro attuale classifica, quando li incrociamo questa squadra vengono fuori sempre delle belle gare sotto il profilo tecnico e agonistico. Eravamo partiti per vincerla - prosegue Dametti -. Poi ci siamo complicati la vita con qualche errore di troppo. Fino a quando abbiamo ritrovato fiducia nelle nostre potenzialità. Il Ferrandina è in rilancio. Nelle prossime gare che ci separano dalla sosta natalizia dobbiamo cercare di incamerare più punti possibili. I match difficili li abbiamo ormai alle spalle. Adesso ci confronteremo con avversari alla nostra portata. Contro Moliterno, in trasferta, e Murese in casa, cercheremo di incamerare almeno 4 punti”.
Al solito pragmatico l’allenatore degli aragonesi Emanuele Finamore: “Avevo detto ai miei ragazzi che la gara col Ripacandida bisognava vincerla ad ogni costo, non importava il modo. Era fondamentale il risultato piuttosto che la prestazione. Che pure c’è stata, ma solo a tratti. Dopo aver segnato i primi due gol, abbiamo subito il bellissimo gol dalla distanza di Vincenzo Lomaestro. Poi, nella ripresa, il Ferrandina ha triplicato. Quindi ha subito il 3-2. A quel punto - prosegue il tecnico degli aragonesi - mi sono arrabbiato tantissimo. Attraverso dei cambi ho risistemato l’assetto tattico e abbiamo confezionato la vittoria finale. Ci serviva per respirare. In attesa di recuperare qualche atro calciatore, visto che da un po’ di tempo giochiamo sempre in emergenza. Gli stessi Musillo e Antonello Fusco, che pure hanno fatto bene, non erano ancora nelle migliori condizioni fisiche”.
Angelo Morizzi

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