martedì 4 dicembre 2018

Torna d'attualità l'ipotesi che Pisticci diventi sede di sportello di prossimità?



Torna d’attualità l’ipotesi che Pisticci diventi sede di uno sportello di prossimità? Nella città basentana se lo chiedono in tanti, e non da adesso. La novità è che solo qualche giorno fa il ministro pentastellato per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro ha annunciato un progetto che prevede l’implementazione su tutto il territorio nazionale degli sportelli di prossimità, veri e propri uffici dedicati al cittadino non sostitutivi dei tribunali soppressi, ma con servizi non molto dissimili come l’invio di atti telematici, il ritiro di notificazioni e comunicazioni. 
Più nel dettaglio, Fraccaro ha annunciato che il progetto sarà presentato alle Regioni l’11 dicembre in Senato, quando ci sarà anche un confronto diretto con gli esponenti regionali sulla sempre mal digerita riforma della geografia giudiziaria. Una riforma che, come si ricorderà, in Basilicata ha spazzato via due importanti presidi come la sezione distaccata di Pisticci del tribunale di Matera e il tribunale di Melfi. E anche se gli sportelli di prossimità, è stato precisato, non sostituiscono i tribunali e le sezioni distaccate soppressi, a Pisticci si spera di poter ospitarlo. Certo, bisognerà in qualche modo presentare una candidatura e valutare insieme alla Regione Basilicata il da farsi: per questo, il Comune di Pisticci dovrebbe in qualche modo prepararsi a sondare, ipotizzare e, in buona sostanza, candidare la città basentana quale sede per così dire naturale dell’eventuale ed istituendo sportello di prossimità. Va ricordato che uffici di questo tipo sono già stati sperimentati in Italia, ad iniziare dal Friuli, a Tolmezzo, e in Piemonte, a Moncalieri. 
Gli sportelli di prossimità erano stati previsti anche in regione, grazie a una mozione presentata dal capogruppo di FdI, Gianni Rosa, approvata all’unanimità. Peccato che, a quell’impegno non si sia dato più seguito. Il progetto prevede la dislocazione sul territorio nazionale di sportelli dedicati al cittadino, che, da un lato avvicinerebbero il cittadino all’ufficio giudiziario, e, dall’altro, l’ufficio giudiziario al cittadino. L’ambito in cui si muoveranno sarà quello di amministrazioni di sostegno, tutele, anche di minori, e curatele, orientamento su istituti di protezione giuridica, distribuzione modulistica degli uffici giudiziari, aiuta alle parti nella preparazione dei ricorsi. Unica nota stonata? Il finanziamento sarà a carico degli enti locali senza i quali, gli sportelli saranno inattuabili. E allora, forse, tutto si ridimensiona.
Piero Miolla

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