Torna d’attualità l’ipotesi che
Pisticci diventi sede di uno sportello di prossimità? Nella città basentana se
lo chiedono in tanti, e non da adesso. La novità è che solo qualche giorno fa il
ministro pentastellato per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro ha annunciato
un progetto che prevede l’implementazione su tutto il territorio nazionale degli
sportelli di prossimità, veri e propri uffici dedicati al cittadino non
sostitutivi dei tribunali soppressi, ma con servizi non molto dissimili come
l’invio di atti telematici, il ritiro di notificazioni e comunicazioni.
Più nel
dettaglio, Fraccaro ha annunciato che il progetto sarà presentato alle Regioni l’11
dicembre in Senato, quando ci sarà anche un confronto diretto con gli esponenti
regionali sulla sempre mal digerita riforma della geografia giudiziaria. Una
riforma che, come si ricorderà, in Basilicata ha spazzato via due importanti
presidi come la sezione distaccata di Pisticci del tribunale di Matera e il
tribunale di Melfi. E anche se gli sportelli di prossimità, è stato precisato,
non sostituiscono i tribunali e le sezioni distaccate soppressi, a Pisticci si
spera di poter ospitarlo. Certo, bisognerà in qualche modo presentare una
candidatura e valutare insieme alla Regione Basilicata il da farsi: per questo,
il Comune di Pisticci dovrebbe in qualche modo prepararsi a sondare, ipotizzare
e, in buona sostanza, candidare la città basentana quale sede per così dire
naturale dell’eventuale ed istituendo sportello di prossimità. Va ricordato che
uffici di questo tipo sono già stati sperimentati in Italia, ad iniziare dal
Friuli, a Tolmezzo, e in Piemonte, a Moncalieri.
Gli sportelli di prossimità
erano stati previsti anche in regione, grazie a una mozione presentata dal
capogruppo di FdI, Gianni Rosa, approvata all’unanimità. Peccato che, a
quell’impegno non si sia dato più seguito. Il progetto prevede la dislocazione
sul territorio nazionale di sportelli dedicati al cittadino, che, da un lato
avvicinerebbero il cittadino all’ufficio giudiziario, e, dall’altro, l’ufficio
giudiziario al cittadino. L’ambito in cui si muoveranno sarà quello di
amministrazioni di sostegno, tutele, anche di minori, e curatele, orientamento
su istituti di protezione giuridica, distribuzione modulistica degli uffici
giudiziari, aiuta alle parti nella preparazione dei ricorsi. Unica nota
stonata? Il finanziamento sarà a carico degli enti locali senza i quali, gli
sportelli saranno inattuabili. E allora, forse, tutto si ridimensiona.
Piero Miolla
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