venerdì 16 febbraio 2018

Vincenzo Folino tra le accuse di Fdi-An e i mugugni di Barozzino


<<Le accuse di Fdi-An? Capisco che siamo in campagna elettorale, ma per quanto mi riguarda parla la storia personale: sono stato in Giunta solo 15 mesi ed ho sempre mantenuto la mia autonomia, anche a costo di rimanere fuori dai giochi della politica>>. 
Così parlò Vincenzo Folino, deputato uscente e capolista nel collegio plurinominale del Senato per la Basilicata. L’esponente di Liberi e Uguali ha risposto alle accuse di Fdi-An, che ha ricordato come lo stesso Folino, Bubbico e Speranza siano stati per anni esponenti del Pd e del potere regionale. Onorevole, per quale motivo un lucano dovrebbe votare per lei? Fino all’altro ieri era nel Pd. <<Sono sempre stato una voce fuori dal coro anche nel Partito Democratico: ho sempre e sin da subito contrastato Renzi, e lo dimostra la mia battaglia contro lo Sblocca Italia e, in generale, quel modo di fare politica che non ha tenuto in debito conto le aspettative della Basilicata>>. 
Si riferisce, in particolare, alla faccenda estrazioni? 
<<Certo, ma non solo: anche alla risorsa acqua e a tutte quelle questioni che attengono alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali lucane. Adesso vedo che anche Gianni Pittella si ricorda di questi temi, finalmente>>.  
Perché, a suo giudizio l’eurodeputato non se ne è adeguatamente occupato? 
<<Detto da lui, che insieme al fratello, a De Filippo e a Viceconte hanno in mano da 10 anni le sorti della Basilicata, mi fa piacere ascoltarlo. Questo da un lato. Dall’altro, tutto ciò vuol dire che la nostra regione è uscita seccamente sconfitta dalle azioni di Renzi e dei suoi accoliti>>. 
Sin qui i temi politici. Poi, secondo Folino, andrebbero considerati quelli di appartenenza territoriale. <<Credo di essere l’ambasciatore e il rappresentante di quella determinazione e di quella fierezza tipiche della nostra antica civiltà contadina. Ho sempre cercato di essere coerente con la mia coscienza e di mantenere le mie opinioni, anche a costo di rimanere fuori dai giochi della politica”. 
Si riferisce a cosa? 
<<Alla mia protesta contro Renzi per lo Sblocca Italia, ma non solo. Si ricorda del “patto per la Basilicata”? Bene, io non a caso lo ribattezzai “pacco per la Basilicata”: era un semplice mettere insieme finanziamenti e opere già previste>>. 
Insomma, lei si accredita come voce libera, controcorrente e anche autonoma? 
<<Lo dicono i fatti. Peraltro, voglio ricordare che, da ultimo, anche in merito alla mia, alla nostra proposta di lavorare insieme ad una vertenza Basilicata sulle vicende delle risorse naturali, acqua e petrolio, c’è più di qualche partito che sta manifestando segnali concordanti. Abbiamo la necessità di rivedere un percorso “federalistico” che faccia leva sulle risorse naturali per provare a costruire un rapporto molto più incisivo con il Governo per evitare che la nostra regione muoia>>. 
Fratelli d’Italia, però, vi attacca. 
<<Per me parla la storia personale e l’abbiamo detto. Sono sempre stato una voce fuori dal coro e lo dimostrano i fatti relativi allo Sblocca Italia e al patto per la Basilicata. Ho sempre portato avanti le mie idee con autonomia. Per Filippo Bubbico parlano i fatti. Mi riferisco alla lotta contro le scorie nucleari, che proprio gli esponenti di An intendevano far arrivare in Basilicata, e in merito alle quali l’ex presidente ha indubbiamente rappresentato un argine in favore dei lucani>>. 
Folino, dunque, respinge le accuse al mittente, ma cosa risponde sui mugugni relativi al presunto sacrificio di Giovanni Barozzino in suo favore? 
<<Non mi risulta tutto ciò. La mia candidatura da capolista è stata decisa da Grasso, Speranza, Fratoianni e Civati. Al posto di Barozzino c’è Daniel Farina, deputato uscente di Si. Capisco l’amarezza di Barozzino ma parlare di polemiche mi pare esagerato. Pensiamo, piuttosto, che la mia mancata elezione preluderebbe alla conquista di quel seggio da parte del centrodestra. E’ su questo che dobbiamo concentrarci, non su altro>>.
Piero Miolla 

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