<<Le accuse di Fdi-An?
Capisco che siamo in campagna elettorale, ma per quanto mi riguarda parla la
storia personale: sono stato in Giunta solo 15 mesi ed ho sempre mantenuto la
mia autonomia, anche a costo di rimanere fuori dai giochi della politica>>.
Così parlò Vincenzo Folino, deputato uscente e capolista nel collegio
plurinominale del Senato per la Basilicata. L’esponente di Liberi e Uguali ha
risposto alle accuse di Fdi-An, che ha ricordato come lo stesso Folino, Bubbico
e Speranza siano stati per anni esponenti del Pd e del potere regionale. Onorevole, per quale motivo un lucano
dovrebbe votare per lei? Fino all’altro ieri era nel Pd. <<Sono
sempre stato una voce fuori dal coro anche nel Partito Democratico: ho sempre e
sin da subito contrastato Renzi, e lo dimostra la mia battaglia contro lo
Sblocca Italia e, in generale, quel modo di fare politica che non ha tenuto in
debito conto le aspettative della Basilicata>>.
Si riferisce, in particolare, alla faccenda estrazioni?
<<Certo, ma non solo: anche alla risorsa acqua e a tutte quelle questioni
che attengono alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali lucane. Adesso
vedo che anche Gianni Pittella si ricorda di questi temi, finalmente>>.
Perché, a suo giudizio l’eurodeputato non
se ne è adeguatamente occupato?
<<Detto da lui, che insieme al
fratello, a De Filippo e a Viceconte hanno in mano da 10 anni le sorti della
Basilicata, mi fa piacere ascoltarlo. Questo da un lato. Dall’altro, tutto ciò
vuol dire che la nostra regione è uscita seccamente sconfitta dalle azioni di
Renzi e dei suoi accoliti>>.
Sin qui i temi politici. Poi, secondo
Folino, andrebbero considerati quelli di appartenenza territoriale.
<<Credo di essere l’ambasciatore e il rappresentante di quella
determinazione e di quella fierezza tipiche della nostra antica civiltà
contadina. Ho sempre cercato di essere coerente con la mia coscienza e di
mantenere le mie opinioni, anche a costo di rimanere fuori dai giochi della
politica”.
Si riferisce a cosa?
<<Alla mia protesta contro Renzi per lo Sblocca Italia, ma non solo. Si ricorda
del “patto per la Basilicata”? Bene, io non a caso lo ribattezzai “pacco per la
Basilicata”: era un semplice mettere insieme finanziamenti e opere già
previste>>.
Insomma, lei si accredita
come voce libera, controcorrente e anche autonoma?
<<Lo dicono i fatti.
Peraltro, voglio ricordare che, da ultimo, anche in merito alla mia, alla
nostra proposta di lavorare insieme ad una vertenza Basilicata sulle vicende
delle risorse naturali, acqua e petrolio, c’è più di qualche partito che sta
manifestando segnali concordanti. Abbiamo la necessità di rivedere un percorso
“federalistico” che faccia leva sulle risorse naturali per provare a costruire
un rapporto molto più incisivo con il Governo per evitare che la nostra regione
muoia>>.
Fratelli d’Italia, però,
vi attacca.
<<Per me parla la storia personale e l’abbiamo detto.
Sono sempre stato una voce fuori dal coro e lo dimostrano i fatti relativi allo
Sblocca Italia e al patto per la Basilicata. Ho sempre portato avanti le mie idee
con autonomia. Per Filippo Bubbico parlano i fatti. Mi riferisco alla lotta
contro le scorie nucleari, che proprio gli esponenti di An intendevano far
arrivare in Basilicata, e in merito alle quali l’ex presidente ha indubbiamente
rappresentato un argine in favore dei lucani>>.
Folino, dunque, respinge le accuse al mittente, ma cosa risponde sui
mugugni relativi al presunto sacrificio di Giovanni Barozzino in suo favore?
<<Non mi risulta tutto ciò. La mia candidatura da capolista è stata
decisa da Grasso, Speranza, Fratoianni e Civati. Al posto di Barozzino c’è
Daniel Farina, deputato uscente di Si. Capisco l’amarezza di Barozzino ma
parlare di polemiche mi pare esagerato. Pensiamo, piuttosto, che la mia mancata
elezione preluderebbe alla conquista di quel seggio da parte del centrodestra.
E’ su questo che dobbiamo concentrarci, non su altro>>.
Piero Miolla
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