“Posso parlare dell’operato della
Giunta lucana guidata dal presidente Marcello Pittella solo fino a quando ne ha
avuto conoscenza diretta, cioè fino a quando ho ricoperto il ruolo di
assessore. Per quanto riguarda il dopo, non vivendo in Basilicata e non essendo
un politico locale, mi riesce difficile farlo da lontano”.
A parlare è Raffaele
Liberali, ex assessore regionale alle Attività Produttive, per il quale
l’esecutivo lucano, almeno nei primi due anni e mezzo, “ha lavorato e fatto
parecchie cose che potevano avere un impatto sul territorio. Poi, non sempre le
cose che sono state lanciate e iniziate hanno avuto il giusto risalto o un
seguito a livello di interessi locali. Voglio dire che sono state parzialmente
mitigate e, successivamente, anche il contesto politico nazionale certamente
non ha aiutato la situazione locale”. Morale della favola? Per Liberali “dopo
un po’ di mordente si è perso, anche se devo dire che, per quanto riguarda
soprattutto le mie attività, colui che mi ha rimpiazzato dopo un periodo di
transizione, vale a dire Roberto Cifarelli, mi sembra che abbia continuato su
una linea che era stata anche discussa in precedenza, quando lo stesso mio
successore era capogruppo consiliare del Pd. Una linea – ha aggiunto Liberali –
molto positiva. E’ chiaro che il contesto nazionale e globale non sempre ha
facilitato le cose”.
Fino a quando la Giunta è stata prettamente tecnica,
dunque, l’attività è stata intensa? “Nel periodo nel quale c’era io è stato
sicuramente così. In seguito non lo so: non voglio dare alcun giudizio di
merito per i motivi prima elencati: non è mia abitudine commentare cose che non
ho vissuto. Per ciò che concerne l’attività del Consiglio, invece, come sempre
tra l’azione della Giunta e la discussione in aula, ho avuto l’impressione che
si passasse più tempo a fare tattica che altro. Ma questo è il limite della
politica italiana”, ha concluso Liberali.
Piero Miolla
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