lunedì 3 dicembre 2018

Aldo Berlinguer: "La Giunta Pittella? Meglio quella tecnica"


“Al primo Governo Pittella va riconosciuto senz’altro il merito di aver coniato un modello innovativo, centrato sulla progettualità e sulla rottura dei condizionamenti locali”. Non ha mostrato dubbi nel dare un giudizio positivo sul governo regionale, l’ex assessore alle Infrastrutture e Ambiente, Aldo Berlinguer. Almeno per ciò che concerne la prima composizione. Infatti, ha poi precisato il professore ordinario all’Università di Cagliari, specializzato in Diritto Europeo, Privato e Commerciale, Bancario e metodi alternativi di risoluzione delle controversie, “con l’andare del tempo questo modello si è perduto. Dopo metà mandato la politica regionale ha ripreso in mano le leve dell’azione di governo, anteponendo vecchie logiche elettorali ad una visione di lungo periodo”. Come dire che, fin quando i tecnici hanno avuto in mano il “pallino del gioco”, l’esecutivo ha anche brillato, a suo giudizio, per innovazione e progettualità. 
Quando, però, la politica, quella tradizionale, si è nuovamente impossessata del Palazzo, tutto è rientrato in una logica, per così dire, vecchia e usuale. Tutto questo ha avuto un preciso riferimento temporale: tra il 2015 e il 2016 infatti, sono andati via Ottai, poi lo stesso Berlinguer e Liberali. Insomma, a metà percorso, l’esecutivo Pittella si è come arenato, ed è stato in qualche modo inghiottito dalle fauci partitiche. Vecchie logiche protese a spartirsi poltrone, incarichi e potere. Tutto finalizzato ad un solo risultato: il consenso. Non a caso Berlinguer ha concluso il suo intervento dichiarando che “si è tornati a preferire il consenso allo sviluppo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Un commento, un giudizio di una chiarezza disarmante ed esemplare, anche se il professore di origini senesi si è ben guardato dal fare riferimenti a fatti, persone o cose. Le sue parole, però, colgono nel segno e dipingono come meglio non si potrebbe la “palude” che paralizza e inghiotte la Basilicata. 

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